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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2014 alle ore 07:34.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2014 alle ore 13:04.

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Massimo Cialente (Ansa)Massimo Cialente (Ansa)

«Mi tiro da parte come ruolo di vice sindaco e assessore perché vorrei lasciare tranquilla l'amministrazione comunale, il sindaco e la Giunta senza avere dubbi sulla propria attività». Così Roberto Riga, indagato nell'inchiesta della procura su tangenti e appalti nel post-terremoto.

«È stato un fulmine a ciel sereno, mi sento fortemente tradito». Queste le prime dichiarazioni del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, a commento dell'operazione "Do ut Des" su presunte tangenti in alcuni appalti del post terremoto.

Sono 13 le perquisizioni, presso alcune ditte, abitazioni private e dentro gli uffici del Comune dell'Aquila, scattate dalle prime ore della mattina nei confronti di attuali ed ex assessori e funzionari pubblici aquilani ritenuti responsabili, a diverso titolo insieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica, appropriazione indebita su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto del 6 aprile 2009.

Tra le otto persone coinvolte nell'inchiesta su tangenti e appalti post-sisma, spicca il nome dell'attuale vice sindaco dell'Aquila, Roberto Riga, indagato, all'epoca dei fatti assessore all'urbanistica.

Personaggi di spicco anche due dei quattro arrestati ai domiciliari. Si tratta di Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell'Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all'epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell'Aquila. Ai domiciliari anche Daniela Sibilla, 38 anni, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore, e Pasqualino Macera, 56, all'epoca funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno Spa.

Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell'Aquila, all'epoca dei fatti funzionario responsabile dell'ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all'epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell'Università dell'Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti.

Gli indagati, sottoposti a perquisizione domiciliare e negli uffici di appartenenza, sono ritenuti a diverso titolo responsabili degli stessi reati che hanno portato all'emissione dei provvedimenti restrittivi per gli arrestati, ossia millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica, appropriazione indebita.

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