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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 07:10.

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Per chi si fosse perso qualche capitolo sul fisco legato alla casa, il Salva Italia (dl 201/2011 convertito con la legge 214/2011) con l'articolo 14 ha introdotto la nuova imposta Tares, in sostituzione di Tarsu e Tia, dal primo gennaio 2013. In tutti i Comuni, anche dove si continueranno ad applicare le vecchie tasse e tariffe rifiuti, si dovrà pagare una maggiorazione Tares, da 30 centesimi al metro quadrato, che deve portare un miliardo di euro nelle casse dello Stato. A riscuoterla dovrebbero essere stati i Comuni, entro il 16 dicembre. In caso contrario c'è tempo fino al 24 gennaio 2014 per pagare (senza sanzioni) la maggiorazione Tares nei Comuni che non hanno attivato la riscossione dell'imposta entro lo scorso 16 dicembre.

La Tares sui rifiuti prodotti nel 2013
Riassumiamo la situazione: dal 2014 si pagherà la nuova Tares in 4 rate (gennaio, aprile, luglio e ottobre). Per quest'anno, invece, sono intervenute una serie di proroghe. L'ultima, è contenuta nel Dl 35/2013 (articolo 10 comma 2): per il 2013 i Comuni potevano deliberare scadenze e numero di rate; unico vincolo, la delibera doveva essere pubblicata con 30 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del primo pagamento. Queste rate non potevano contenere la maggiorazione Tares standard (pari a 0,30 euro per metro quadrato) riservata allo Stato, che si pagherà entro il 24 gennaio in un'unica soluzione, insieme all'ultima rata.

Come pagare la maggiorazione Tares
La maggiorazione Tares, come recentemente ribadito, va pagata entro il 24 gennaio insieme alla mini-Imu nei Comuni dove è prevista. Ed è per questo versamento che bisognerà utilizzare i nuovi bollettini postali pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20 maggio, insieme al Dm 14 maggio 2013. Non è chiaro se possano essere utilizzati anche per le eventuali rate di acconto decise dai Comuni che scadono dopo il primo luglio, è sempre meglio verificare prima nelle relative delibere.

Il bollettino Tares è a disposizione dei Comuni, che possono inviarlo direttamente a casa, e c'è anche una versione per il contribuente nel caso in cui non riceva nulla a domicilio, che si potrà trovare negli uffici postali. Sarà possibile pagare anche attraverso il servizio telematico di Poste Italiane. Il bollettino riporta obbligatoriamente il numero di conto corrente "1011136627", valido per tutti i comuni del territorio nazionale. Attenzione: il versamento non si può effettuare tramite bonifico. Il conto corrente postale è intestato a "pagamento TARES". Saranno poi le Poste a riversare sulla contabilità speciale n. 1777 "Agenzia delle Entrate – Fondi della riscossione", aperta presso la Banca d'Italia, le somme incassate, che verranno poi accreditate per la parte spettante ai Comuni. Per il solo 2013, la maggiorazione è riservata allo Stato.

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