Myanmar: l'ultimo Eldorado degli investitori?
L'ultima frontiera della globalizzazione: quasi del tutto chiuso all'occidente per decenni, il Myanmar è ricomparso a pieno titolo sulle cartine geografiche da meno di due anni e ha subito scatenato una sorta di corsa all'oro
Foto di Arianna Boldura, testi di Gianluca Di Donfrancesco
10. Alla scoperta del Myanmar / La condizione femminile
L'icona Aung San Suu Kyi non deve ingannare: se il Nobel per la pace è il simbolo del nuovo Myanmar, la condizione femminile è tutta un'altra storia e le donne restano invisibili e discriminate in una società maschilista. Con limiti e barriere culturali incomprensibili a occhi occidentali. Le giornaliste, tanto per fare un esempio, non possono scattare foto o girare video di una folla, riprendendola dall'alto, perché in quanto donne non è loro concesso di stare "sopra" i maschi. La stessa San Suu Kyi ha potuto fare molto di quel che ha fatto perché figlia del venerato generale Aung. Perfino l'accesso ad alcuni siti religiosi è separato tra uomini e donne. E' poi ancora florido il mercato delle schiave del sesso: ragazze (ma anche bambini) rapite e portate in Thailandia per essere sfruttate nel mercato della prostituzione (nella foto, donne del villaggio in Old Bagan).
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