Myanmar: l'ultimo Eldorado degli investitori?
L'ultima frontiera della globalizzazione: quasi del tutto chiuso all'occidente per decenni, il Myanmar è ricomparso a pieno titolo sulle cartine geografiche da meno di due anni e ha subito scatenato una sorta di corsa all'oro
Foto di Arianna Boldura, testi di Gianluca Di Donfrancesco
9. Alla scoperta del Myanmar / Il ruolo dei monaci nelle proteste
Nel 2007, furono i monaci buddhisti ad assumere la guida della Rivoluzione zafferano (dal colore delle tonache): a centinaia furono arrestati, ma nonostante la brutale repressione, le immagini dei religiosi in rivolta accesero i riflettori dell'opinione pubblica occidentale sul Myanmar e portarono la comunità internazionale a intensificare le pressioni sul regime. Riconosciuti e rispettati per la loro autorevolezza morale, i monaci hanno sempre giocato un ruolo di rilievo nella storia del Paese e già nel 1990, come forma di protesta, smisero di accettare l'elemosina dai militari colpevoli di non aver ceduto il potere ad Aung San Suu Kyi e alla National league for democracy. Lo stessa cosa fecero nel 2007. Per i buddhisti, l'elemosina ai monaci è una lunga e rispettata tradizione e vedersi rifiutata l'offerta equivale a una scomunica (nella foto, un gruppo di monaci nel villaggio di Taungoo).
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