Myanmar: l'ultimo Eldorado degli investitori?
L'ultima frontiera della globalizzazione: quasi del tutto chiuso all'occidente per decenni, il Myanmar è ricomparso a pieno titolo sulle cartine geografiche da meno di due anni e ha subito scatenato una sorta di corsa all'oro
Foto di Arianna Boldura, testi di Gianluca Di Donfrancesco
11. Alla scoperta del Myanmar / Quale turismo

Con le sue meraviglie naturali, storiche e artistiche, il Myanmar ha nel turismo un potenziale enorme. La domanda c'è già, ma il settore è tutto da inventare: le infrastrutture, sia viarie che ricettizie, sono molto carenti e i pochi alberghi hanno già un rapporto prezzo/qualità elevato. Il Paese deve scegliere se puntare su un turismo di nicchia, elitario, a basso impatto ambientale, ma allora deve poter offrire servizi di alta gamma, oppure aprirsi al turismo di massa, e dotarsi di strutture capaci di assorbire grandi volumi. Nel 2010, il Myanmar ha accolto 791.505 turisti esteri, diventati oltre un milione nel 2012, e per il 2013 se ne stimano 1,5 milioni. Nella foto, una delle principali mete turistiche del Paese, Bagan, tra il 1044 e il 1287 capitale del regno che poi diventerà la Birmania. Nel momento di masimo splendore arrivò a contare 10mila templi buddhisti: oggi ne restano 2.200.
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