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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 14:38.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2014 alle ore 20:43.

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Sull'immigrazione non passa la linea Grillo-Casaleggio. Vince il sì all'abrogazione del reato di immigrazione clandestina. È l'esito del voto on line sul blog del leader Ms5. I sì all'abrogazione sono stati 15.839, i no 9.093. I votanti sono stati 24.932. Una consultazione lampo lanciata senza preavviso stamattina da Grillo (è iniziata alle 10 ma il messaggio che la annunciava è arrivato a votazione già iniziata) tra gli iscritti del Movimento 5 Stelle per decidere come dovranno votare i senatori sull'abrogazione del reato di clandestinità. Con tanto di polemiche in rete e tra i parlamentari M5s sulla gestione del referendum.

Consultazione lampo dalle 10 alle 17 di oggi
«Domani 14 gennaio - ha scritto Grillo stamattina sul blog dopo le 10.30 - sarà votata in Senato la legge sulle "depenalizzazioni" che ha al suo interno la disposizione che abolisce il reato di clandestinità (si tratta del ddl n. 925 e connessi, in materia di pene detentive non carcerarie e messa alla prova, già approvato dalla Camera, ndr)». Di qui la richiesta a tutti gli iscritti certificati al 30/06/2013 di un «parere vincolante sul voto che il gruppo parlamentare del Senato dovrà esprimere sul reato di clandestinità». La votazione è attiva oggi lunedì 13 gennaio «dalle ore 10 alle ore 17», si spiegava.

Dissidenti all'attacco: togliamo il blog dalle mani di Casaleggio
L'iniziativa non è piaciuta a molti parlamentari M5s. Tra i più critici
Francesco Campanella, senatore pentastellato annoverato da tempo tra i dissidenti rispetto alla linea Grillo-Casaleggio. «Questa vicenda del reato di clandestinità è stata gestita dal blog in modo discutibile -ha attaccato - Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco né una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un'arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale». Il "qualcuno" evocato naturalmente è Gianroberto Casaleggio, contro il quale Campanella si scaglia così: «Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!».

Campanella ha sottolineato anche l'orario in cui ha ricevuto la mail per votare: 10.10, mentre le consultazioni si aprivano alle 10. E anche sul blog del leader M5S, effettivamente, il post in cui si annuncia il voto è stato pubblicato poco dopo le 10.30.

Battista: basta condizionamento esterno blog
Anche Lorenzo Battista, senatore 5 stelle, ha criticato la gestione del blog di Beppe Grillo. «Penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace) - ha scritto polemicamente - invito caldamente l'autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S».

Polemiche degli attivisti sul blog
Le critiche sulle modalità di voto sono fioccate anche sulla rete, tra i simpatizzanti del M5s. A partire dai tempi strettissimi concessi ai militanti. Tra i commenti: «Pur avendone diritto, ho deciso di non votare perché non si può farlo così in fretta. Contesto il metodo». E ancora: «Bella questa democrazia che ti avvertono dopo che la votazione è iniziata e senza nessun dibattito che analizzi i pro ed i contro, ma soprattutto che spieghi cosa si vota». Tanti, poi, i messaggi di attivisti che lamentano di non riuscire ad esprimere la propria preferenza.

L'emendamento M5S sconfessato da Grillo
Un nodo spinoso per il M5S la questione del reato di clandestinità. Erano stati i senatori Cinquestelle Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi a presentare un emendamento per l'abolizione del reato di immigrazione clandestina (contenuto nella legge Bossi-Fini) che aveva scatenato il duro attacco da parte di Beppe Grillo per la scelta dei due parlamentari d'intervenire senza aver interpellato il resto del Movimento. Si è aperto quindi aperto un lungo dibattito tra i 'grillini', che ha portato alla decisione di Grillo di indire un referendum on line per testare il polso degli attivisti. Con i risultati della consultazione di oggi la linea di Grillo e Casaleggio sull'immigrazione esce sconfitta. I leader M5S aveva sconfessato infatti l'operato dei parlamentari. «Se l'avessimo presentato alle elezioni prendevamo percentuali da prefisso telefonico» avevano infatti commentato i due leader del Movimento quando, a sorpresa, l'emendamento promosso da due senatori M5S era stato approvato in Commissione Giustizia di palazzo Madama, con il voto favorevole del governo.


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