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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2014 alle ore 10:03.

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Nuovo rinvio tecnico, almeno sulla carta, per la delega fiscale. Il via libera della commissione Finanze di Palazzo Madama atteso per ieri slitta a martedì prossimo. Tra le novità comunque introdotte ieri: l'allargamento della rappresentanza in contenzioso potrà essere "eventuale", mentre sull'8 per mille si chiede una razionalizzazione e una riforma della sua destinazione.

Come ha spiegato al termine della seduta pomeridiana in cui la Commissione ha approvato all'unanimità tutti gli emendamenti segnalati (solo uno è passato con il voto contrario dei 5 stelle), il presidente delle Finanze e relatore al Ddl delega, Mauro Maria Marino (Pd) ha precisato che restano aperte ancora alcune questioni sollevate dalla commissione Bilancio che ha posto delle condizioni sulla base dell'articolo 81 della Costituzione (copertura finanziaria) sia sul testo che sugli emendamenti.

Nel mirino della Commissione Bilancio sono finite, in particolare, le norme sul fondo ludopatia e quelle sull'ippica, così come già licenziate in prima lettura dalla Camera; nonché i due emendamenti presentati da Federico Fornaro (Pd) e quello di Alessandro Maran (ScpI) e Andrea Olivero (Pi) sulla codificazione dell'abuso di diritto. Sulla possibilità di applicare l'accertamento e il relativo regime sanzionatorio solo in capo al soggetto che pone in essere la condotta abusiva e che beneficia dell'indebito risparmio di imposta, escludendo di fatto consulenti e intermediari (ad esempio Sim) inconsapevoli, la commissione Bilancio prevede di fatto un'eccessiva limitazione dell'azione di accertamento tale da far scattare anche per queste due modifiche l'articolo 81 della Costituzione.

E se per le due disposizioni sull'abuso di diritto l'impegno è quello di riformulare gli emendamenti per ripresentarli in Aula, sul fondo antiludopatia la commissione Finanze e il Governo vogliono evitarne la bocciatura. Lo stesso sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, si è impegnato a risolvere i rilievi mossi dalla Bilancio sul fondo ludopatia e sull'ippica presentando martedì una clausola di salvaguardia che permetta di non stralciare le due parti dell'articolo 14 sui giochi, già faticosamente "assemblato" durante l'esame della Camera.

Una volta arrivato il via libera della Commissione, resta comunque da aprire una finestra nei già ingolfati lavori dell'Aula del Senato che ad ora rischiano di far slittare l'esame della delega a fine gennaio o inizio febbraio. Tra i pochi emendamenti approvati ieri dalla Commissione spicca, come detto, quello sul contenzioso. Come spiega l'altro relatore alla delega, Salvatore Sciascia (Fi), con l'inserimento di un "eventualmente" è stato di fatto attenuato l'impatto dell'emendamento che allarga la platea dei soggetti ammessi alla rappresentanza in contenzioso. In sostanza, spiega Sciascia, si rinvia ai decreti delegati l'attuazione puntuale dei principi riformatori fissati dalla delega.

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