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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2014 alle ore 08:16.

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Poi il confronto si è spostato sui due punti salienti del pacchetto che il governo si accinge a predisporre: spending review e privatizzazioni. A febbraio – ha ribadito Saccomanni – il comitato interministeriale sarà in grado di indicare l'entità dei risparmi che sarà possibile conseguire già nel 2014, sulla base delle indicazioni del commissario straordinario Carlo Cottarelli. Quanto alle privatizzazioni, la fase di istruttoria è in corso, e tra breve sarà predisposto il piano operativo con l'elenco delle dismissioni. Un incontro assolutamente informale – fa sapere l'Economia – tra Rehn e Saccomanni in veste di ospiti dell'ambasciatore di Finlandia, una parte del quale è stato riservato a un quadro della situazione in Europa in vista delle prossime elezioni europee. Poi il focus sul nostro paese.
A febbraio – annuncia Rehn – le previsioni sull'economia dell'eurozona saranno riviste lievemente al rialzo rispetto al precedente 1,1%, «perché l'economia globale sta crescendo più velocemente che in autunno». Non per questo si può riposare sugli allori, al contrario occorre «puntare a rafforzare lo stato dell'economia». Per l'Italia, è fondamentale il pieno accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, ed è certamente positivo che si sia cominciato a smaltire l'ingente stock dei debiti pregressi della pubblica amministrazione. Operazione, quest'ultima, sulla quale Saccomanni si è soffermato a più riprese, sollecitato dallo stesso Rehn.
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I capitoli aperti
PRIVATIZZAZIONI
Il commissario Ue Olli Rehn ha invitato il governo ad andare avanti con le privatizzazioni, con l'obiettivo di abbattere il debito pubblico. A fine novembre è stato annunciato un piano da cui il governo auspica di ottenere 10-12 miliardi
INVESTIMENTI
L'Ue è pronta a sbloccare la «clausola di flessibilità» da destinare a investimenti pubblici produttivi se il governo italiano rispetterà gli impegni per ridurre deficit e debito. La partita vale al momento attorno allo 0,2% del Pil, circa 3 miliardi
SPENDING REVIEW
Per Olli Rehn, il piano di revisione della spesa pubblica è una delle misure fondamentali per centrare gli obiettivi di bilancio. Il piano a cui sta lavorando il commissario Cottarelli è ambizioso: tagliare 32 miliardi in 3 anni
CRESCITA
Olli Rehn ha confermato che nel quarto trimestre dell'anno scorso c'è stata una inversione di tendenza nel trend del Pil italiano. Inoltre ha definito «credibile» la previsione di Bankitalia (+0,7% nel 2014) diffusa ieri
DEBITO
L'Ue ha messo sotto la lente il rapporto debito Pil dell'Italia, arrivato nel 2013 al 132,9%, un livello più che doppio rispetto al 60% consentito dal Patto di Stabilità. Per questo Bruxelles chiede di avviare e rispettare un percorso di riduzione strutturale
RIFORME
«È importante porre un forte accento sulle riforme», ha detto ieri Olli Rehn. Bruxelles insiste da tempo affinché l'Italia risolva il problema dell'alta tassazione sul lavoro (il cuneo fiscale), della burocrazia e della scarsa efficienza della giustizia
STABILITÀ
La Ue ha più volte evidenziato come la stabilità politica dell'Italia sia decisiva nel percorso di consolidamento dei conti. Ma ieri Rehn ha preferito la cautela: «Non è mia abitudine entrare nelle questioni di politica interna».

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