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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2014 alle ore 15:13.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2014 alle ore 11:57.

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Nella foto il premier Enrico Letta (LaPresse)Nella foto il premier Enrico Letta (LaPresse)

Parte il piano di privatizzazioni del governo. «Sono stati approvati due Dpcm che danno il via libera all'inizio del percorso di privatizzazione di Poste ed Enav. In entrambi casi si tratta di cessione di quote, non del controllo». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.

Letta: percorso Poste ed Enav va concluso entro anno
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, ha spiegato che per le Poste si comincia con il 40%, mentre sarà ceduto circa il 49% di Enav. Il premier Letta ha sottolineato che «è importante la rapidità e che il percorso di privatizzazione di Poste e Enav si compia entro il 2014». E ha spiegato che la privatizzazione di Poste avviene «con l'idea di destinare ai dipendenti della società una parte delle azioni». Anche per Enav sono previsti incentivi per i dipendenti in caso di offerta pubblica di vendita. La delibera del Consiglio dei Ministri prevede la cessione non superiore al 40% ( da realizzare anche in più fasi) attraverso un'offerta pubblica di vendita. La quota di Enav invece potrà essere ceduta con un'Ipo o, in alternativa, a trattativa diretta.

Saccomanni: da Poste fino 4,8 mld, circa 1 mld da Enav
La valutazione di Poste varia tra i 10 e 12 miliardi e la privatizzazione del 40% varierà quindi «tra 4 e 4,8 miliardi». Per l'Enav la valutazione è invece di 1,8-2 miliardi, «quindi il 49% che si vuole vendere vale circa 1 miliardo». Sono le stime fornite in conferenza stampa dal ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni al termine del Cdm. Saccomanni ha aggiunto di auspicare il collocamento sul mercato di Poste «entro l'estate».

In 2014 altre privatizzazioni e giù debito
Oltre a Poste ed Enav «quest'anno si faranno altre operazioni di privatizzazione che consentiranno all'Italia di presentare un percorso di riduzione del debito che sarà la prima del nostro Paese dopo 6 anni di crescita continuata» ha aggiunto il premier, confermando che l'incasso delle privatizzazioni «andrà alla riduzione del debito pubblico».

Rinviati i termini per pagare i premi Inail in autoliquidazione
Oltre al dossier privatizzazioni, il Cdm ha dato l'ok al rinvio dei termini, dal 16 febbraio al 16 maggio, per il pagamento dei premi Inail in autoliquidazione per l'anno in corso (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Il governo dà «una boccata d'ossigeno alle imprese rimandando a maggio i pagamenti dei contributi Inail e tagliandoli da 3 a 2 miliardi», ha annunciato Letta. «Diamo alle imprese 3 mesi di liquidità in più in un momento di reperimento di credito così faticoso», ha spiegato. La norma sul taglio del cuneo fiscale per le imprese è contenuta nella legge di stabilità e prevede un taglio dei contributi Inail per 1 miliardo quest'anno, 1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2016.

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