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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2014 alle ore 13:57.
L'ultima modifica è del 27 gennaio 2014 alle ore 16:41.

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Il via libera definitivo al decreto Imu-Bankitalia da parte dell'Aula della Camera, dopo che venerdì il governo ha incassato la fiducia sul provvedimento, potrebbe slittare a domani. La causa è il duro ostruzionismo dei deputati del M5S in aula della Camera, attuato intervenendo a raffica sugli ordini del giorno al testo, che deve necessariamente essere convertito entro domani. Tutto il gruppo parlamentare risulta iscritto a parlare sugli ordini del giorno, con 5 minuti a disposizione ciascuno per intervenire. Oltre i cinque stelle anche Lega, Fdi e Sel si sono iscritti a parlare su diversi ordini del giorno.

Cartelli e magliette in aula: giù le mani da Bankitalia
«Giù le mani dalla Banca d'Italia», è il testo del cartello esposto dai Cinque stelle nell'Aula della Camera durante l'illustrazione degli ordini del giorno al dl Imu-Bankitalia. La vicepresidente Marina Sereni ne ha ordinato la rimozione. Un cartello sempre con lo stesso testo viene esposto dai deputati M5S non appena un nuovo deputato comincia a parlare. Poi visto che i cartelli vengono rimossi dai commessi, e alcuni dei deputati che li esponevano sono stati richiamati all'ordine e rischiano l'espulsione per "somma di ammonizioni", Diego de Lorenzis si è cucito il messaggio sulla t-shirt che indossa sotto la giacca. Dice di sentire caldo e si slaccia la giacca, mostrando alle telecamere e all'Aula il messaggio. Immediata la reazione della presidente Laura Boldrini. «Levi quel messaggio. Abbottoni la sua giacca». Ma De Lorenzis ribatte: «È cucito non potendolo tatuare, ed ho caldo». «Qui non stiamo giocando. Quella scritta non può restare», sbotta Boldrini. E alla fine, De Lorenzis si abbottona la giacca e finisce il suo intervento.

L'ostruzionismo mette a rischio la conversione del decreto
L'ostruzionismo potrebbe mettere a serio rischio la conversione del decreto entro la scadenza: per questo, ove permanga la posizione dura di M5S ed in assenza di un accordo per concludere l'esame del provvedimento in tempo utile, non è escluso che la presidenza della Camera possa prendere in considerazione l'applicazione della cosìddetta "tagliola", ovvero la decisione di porre la votazione il provvedimento a prescindere dalla fase a cui ci si è arrivati pur di garantirne la conversione.

Di Battista: impedire l'ennesima truffa alla collettività
Su Facebook Alessandro Di Battista, deputato 5 stelle, spiega le ragioni dell'ostruzionismo, «per impedire l'ennesima truffa perpetrata dai partiti a danno della collettività: il saccheggio di Bankitalia». Scrive che il Governo «saccheggia 7,5 miliardi dalle riserve della banca centrale (soldi di tutti i cittadini perché si tratta di utili realizzati con le attività in regime di monopolio) e li regala ai soci di palazzo Koch, ossia banche e assicurazioni private. Il pretesto? La rivalutazione, arbitraria e contestata, delle quote di Bankitalia, ferme ai 156mila euro di valore del 1936. Di solito sono i soci che sborsano denaro per ricapitalizzare la loro azienda. Qui funziona al contrario».

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