Niente bonus mobili per i piccoli lavori edilizi:
le risposte delle Entrate a Telefisco
Per avere il bonus mobili, bisogna aver fatto almeno un intervento di manutenzione straordinaria in casa. Le Entrate non mettono l'ultima parola ai tanti dubbi sui "lavori presupposto" ai quali può essere abbinata la detrazione sull'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni). Il chiarimento è arrivato nel corso di Telefisco, in riposta ai quesiti del pubblico, ma lascia ai contribuenti il compito di stabilire il corretto inquadramento edilizio dei lavori.
di Cristiano Dell'Oste
5. Bonus mobili / Nessun problema con il rifacimento del bagno
Il rifacimento del bagno, se comporta anche il cambio delle tubature, è un lavoro di manutenzione straordinaria della casa. Via libera, quindi, alla detrazione sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici – anche se destinati ad arredare altre stanze della casa – con un recupero fiscale del 50% calcolato su una spesa massima di 10mila euro. Alcuni Comuni qualificano come manutenzione ordinaria il rifacimento del bagno, ma deve ritenersi prevalente la definizione nazionale: gli uffici municipali, di fatto, non hanno il potere di classificare a proprio piacimento i lavori edilizi. Anche nel caso gli interventi fossero ritenuti di edilizia libera, comunque, conviene consegnare e far protocollare dallo sportello unico per l'edilizia una comunicazione in carta libera con la descrizione dell'intervento.
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