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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 12:00.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 13:20.

Cala la fiducia nelle istituzioni...
Sette italiani su 10 (il 70,6%, il 3% in meno dello scorso anno) hanno sempre meno fiducia nelle istituzioni. Nessuna di quest'ultime, prese singolarmente, raggiunge la metà del gradimento e se governo e Parlamento si fermano ad un poco incoraggiante 16%, anche presidente della Repubblica e magistratura «si salvano a fatica»: il gradimento al presidente, sceso dal 62,1% del 2012 al 44,7% del 2013, quest'anno rimane quasi invariato con il 44,2% dei consensi mentre le toghe si attestano sugli stessi livelli di un anno fa, con il 41,4% di estimatori e un grado di sfiducia del 54,8%.

... e sale quella in Papa Francesco
Insediatosi in Vaticano da meno di un anno, Papa Francesco ha conquistato l'affetto non solo tra i cattolici ma anche tra le persone lontane dalla Chiesa. L'87,1% degli italiani sostiene che Papa Francesco stia ridando vitalità alla Chiesa. Scettici sulla sua figura solo il 4,5%, indecisi l'8,4%.

La passione per il gioco
Il rapporto fa luce sulle abitudini delle persone. A cominciare dal gioco: quasi la metà degli italiani gioca per soldi: il 32,7% spera di ottenere una grossa vincita e il 15,6% punta almeno a beneficiare di risorse economiche in modo più facile ma il 10,1% degli intervistati (il 12,8% degli uomini contro il 6,5% delle donne) ammette di aver perso «molti soldi». Secondo il Rapporto, il passatempo preferito resta il «Gratta e vinci»: il 31,8% ci gioca almeno una volta l'anno, il 21,3% qualche volta al mese e il 10,5% spesso, con un 3,9% che gioca anche più di una volta la settimana.

Tifosi da salotto
Tra le passioni anche quella per lo sport, gustato rigorosamente dalla poltrona di casa. Ultras sì, quindi, ma «da salotto»: clienti affezionati delle pay-tv e molto meno degli stadi, poco disposti a mettere mano al portafogli per acquistare maglie e gadget della squadra del cuore. Un supporter su tre (il 32,5%) segue le partite del proprio club in pay-per-view: fra abbonamenti e acquisti di singoli eventi, il 25,2% spende fino a 50 euro al mese e il 6% fino a 150. In compenso, il 56,9% del campione ammette di non spendere nulla per l'acquisto di biglietti e solo un tifoso su quattro, il 25,6%, «investe» per lo stesso motivo fino a 50 euro al mese.

Il mito del bel corpo
Pronti a tutto per stare in forma e avere un bel corpo. Nonostante la crisi infatti, gli italiani non rinunciano a frequentare centri estetici, centri benessere e palestre. Quasi 11 milioni di italiani spendono, o si dichiarano pronti a spendere, fino a 1.200 euro l'anno, per prodotti e servizi per il benessere fisico e l'andamento del settore nel 2013 è stato positivo.

Cresce il popolo dei vegetariani e dei vegani
Il rapporto fotografa anche le abiturdini alimentari degli italiani. Cresce in Italia il popolo dei vegetariani e soprattutto quello dei vegani. Per un terzo di loro queste scelte alimentari sono per rispetto agli animali. E l'amore per gli animali fa dire no a vivisezione, caccia, allevamenti per pellicce e utilizzo di animali nei circhi. Inoltre la maggior parte degli italiani é favorevole a equiparare, secondo una recente proposta di legge, gli equidi agli animali da affezione e impedirne la macellazione. In particolare il 6,5% degli intervistati é vegetariano, lo 0,6% vegano, per un totale del 7,1%. Nella precedente rilevazione i vegetariani si fermavano al 4,9%, per una quota complessiva che, con l'1,1% dei vegani, si attestava al 6%.

Italia sempre più multietnica
L'Italia è sempre più multietnica: secondo i dati aggiornati al 1° gennaio 2013, i cittadini stranieri residenti in Italia sono oltre 4,3 milioni, con un aumento dellô8,2% rispetto al 2012.

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