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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2014 alle ore 22:25.
L'ultima modifica è del 31 gennaio 2014 alle ore 22:25.

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Negli Usa, il network Abc segue ora per ora la storia, intervista i genitori di Amanda Knox, "arrabbiati e attoniti" per il verdetto di condanna. E parla dello "spettro dell'estradizione": le procedure sono complesse e potrebbero durare anni.

Il Seattle Times pubblica sul suo sito un articolo da Firenze di Elisabetta Povoledo del New York Times: Amanda è "spaventata e rattristata" dal secondo verdetto di condanna. Un ampio capitolo è dedicato alla "possibile estradizione": secondo gli esperti Usa, a causa delle preoccupazioni di reciprocità, le autorità federali sarebbero in difficoltà a non soddisfare una richiesta italiana.

"Non penso ci sia una forte base giuridica per impedire la sua estradizione", dice al New York Times Julian Ku, esperto di diritto internazionale, aggiungendo però che l'estradizione dipende alla fine dal segretario di Stato e che l'esito può essere influenzato da una sorta di "decisione politica" dei governi italiano e americano.

Un blog sul Chicago Tribune chiede: "Dobbiamo rispedire Amanda ad affrontare la prigione in Italia?" e fa notare in modo colorito che se gli Usa negano l'estradizione, l'Italia potrebbe rispondere col "gesto dell'ombrello" ad analoghe richieste americane. "Knox potrebbe affrontare il ritorno in Italia dopo la condanna", titola un lancio Ap ripreso dal Washington Post.
"Sette anni di colpi di scena nel caso hanno sollevato interrogativi sulla credibilità del sistema giudiziario italiano", scrive il Wall Street Journal nella corrispondenza da Firenze di Gilles Castonguay. Negli Stati Uniti alcuni hanno criticato la gestione del caso e hanno sottolineato i molteplici appelli e il nuovo processo come "emblematici di un sistema ingestibile e iniquo".

La Cnn mette il caso Kercher in apertura del sito, prima con la nuova condanna di Knox e Sollecito, poi con il fermo di Sollecito vicino alla frontiera. In evidenza sempre la domanda: Knox sarà estradata?
In Francia, Le Monde dà spazio online agli ultimi sviluppi: il verdetto di colpevolezza e ora Sollecito: "Il complice di Amanda Knox arrestato alla frontiera italiana". Condannato per omicidio insieme alla studentessa americana, si è visto ritirare il passaporto alla frontiera italiana".

"Amanda Knox condannata da una giustizia medievale? Italia scoraggiata", titola sulla homepage il Nouvel Observateur. L'immagine di una giustizia arretrata e persecutrice, veicolata dai media americani, irrita gli italiani, scrive Marcelle Padovani.

Anche El Pais mette la storia in copertina, sul filo della cronaca: "Preso alla frontiera austriaca l'ex fidanzato di Amanda Knox", Raffaele Sollecito, condannato giovedì a 25 anni di carcere. L'Italia ha invece elevato a 28 anni la pena per la statunitense. Per il quotidiano spagnolo è "il caso Knox".
Amanda Knox è "la principale protagonista del crimine" di Meredith Kercher, si legge su un altro sito spagnolo, Abc.es, che cerca di spiegare ai lettori perché ora condannano Amanda Knox dopo che è stata assolta.

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