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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2014 alle ore 13:47.
L'ultima modifica è del 01 febbraio 2014 alle ore 15:37.

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Le voci di maretta o rottamazione all'interno di Forza Italia non corrispondono al vero. Silvio Berlusconi partecipa a un incontro elettorale a sostegno di Ugo Cappellacci, in vista delle elezioni del 16 febbraio, e smentisce che all'interno del partito sia in atto un processo di rottamazione. «Un mio amico, che si chiama Giovanni Toti, che da anni lavorava in Mediaset e che ha rinunciato ad uno stipendio altissimo, come tutti quelli di Mediaset, è venuto per amor mio, ma non siamo due gay... - afferma, con una battuta il Cavaliere nel suo intervento alla Fiera di Cagliari - Non vogliamo rottamare nessuno perché se c'è qualcuno che in 50 anni ed oltre della sua carriera come imprenditore e uomo delle istituzioni, e che ha avuto totale rispetto di tutti e totale vicinanza con i collaboratori e amici, questo signore si chiama come mi chiamo io».

Spero che Renzi abbia maggioranza nel suo partito
Quanto alle riforme e al dialogo con Matteo Renzi, il Cavaliere confida: «Spero che Renzi trovi all'interno del suo partito la maggioranza per poter proseguire sulla strada che abbiamo tracciato. Con Renzi abbiamo trovato una possibilità di interloquire».

Busta con pallottole a Longo e Ghedini
Intanto viene reso noto che una busta indirizzata allo studio legale Longo & Ghedini di Padova con 4 pallottole calibro 9 è stata intercettata giovedì dal centro meccanografico delle Poste di Tessera (Venezia). La busta indirizzata ai due avvocati di Berlusconi, Piero Longo e Niccolò Ghedini, non affrancata, oltre alle pallottole, conteneva due loro fotografie fotocopiate da quotidiani e un biglietto con la minaccia: «Ci siamo. Ora tocca a voi».

Berlusconi: grazie al Colle soglia al 37%
Il Cavaliere parla anche della riforma della legge elettorale. «I piccoli partiti - sottolinea - hanno ottenuto, grazie all'aiuto del Capo dello Stato, che si passasse dal 35% al 37% come soglia di sbarramento per ottenere il premio di maggioranza».

Ultimi tre capi di Stato di sinistra: miei avversari
«A me sono accadute della cose spiacevoli», continua illeader di Fi, perché «ho avuto la sfortuna di avere a che fare con tre presidenti della Repubblica di sinistra» e quindi con «degli avversari».

Club di Fi sosterranno vittime giustizia
Nel suo intervento Berlusconi anticipa: i club di Forza Italia «si renderanno protagonisti di iniziative di solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà economica, delle vittime della giustizia e degli anziani».

Sulla Libia decisioni assurde
Nel suo intervento Berlusconi parla anche di politica estera, e ricorda che adesso la Libia «è una polveriera». Il leader di Fi parla della situazione africana e libica, nettamente peggiorata, a suo avviso, rispetto ai tempi dell'amicizia col defunto leader libico Gheddafi. «Dopo le assurde decisioni assunte dai leader degli altri paesi, ora la Libia non solo è instabile ma è diventata una santabarbara dalla quale può partire di tutto, addirittura una rivoluzione», sottolinea Berlusconi.

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