Notizie SportUna Italia bella e giovane non basta a fermare il Galles
Una Italia bella e giovane non basta a fermare il Galles
dal nostro inviato Flavia Carletti | 1 febbraio 2014
CARDIFF - Una partita combattuta quella tra Galles e Italia nella prima giornata del Sei Nazioni 2014 al Millennium Stadium di Cardiff. Una partita giocata alla pari tra la vincitrice delle due ultime edizioni del torneo più antico del mondo e quella che viene sempre considerata la cenerentola tra le sei formazioni più forti del Vecchio Continente. Allo scadere il risultato si è fermato sul 23 a 15 per i padroni di casa, dopo che il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 17 a 3.
Nella seconda frazione, non solo l'Italia ha segnato due mete ma non ne ha prese, dimostrando di avere una grande difesa e di essere in grado di reggere l'alto livello di gioco dei gallesi per tutti gli ottanta minuti. Non solo, quando a dieci minuti dal termine il punteggio è sul 20 a 15, sono i Dragoni a sentire la pressione dell'Italia e a sembrare a tratti terrorizzati dalla possibilità di lasciarsi sfuggire la vittoria, davanti ai quasi 70mila spettatori dello stadio di Cardiff, per l'occasione con il tetto chiuso. Prima del fischio di inizio e dell'esecuzione degli inni, si è tenuto un minuto di silenzio per ricordare il consigliere federale Roberto Besio, il giocatore dell'Accademia Nazionale Filippo Cantoni e un giovane rugbista di 15 anni Salvatore Di Padova, deceduti nei giorni scorsi, poi la parola è passata al campo. I primi punti del match arrivano da una meta al quarto minuto di Alex Cuthbert, trasformata da Leigh Halpenny.
A permettere all'ala gallese di schiacciare in meta è un errore dell'esordiente Angelo Esposito, che non riesce a fermare un pallone calciato da Rhys Priestland. Sono sette punti che alla fine peseranno, ma non si può condannare un giocatore così giovane, al suo esordio in un'occasione così importante come affrontare il Galles nella sua tana. Al 13' l'Italia riesce ad accorciare le distanze con un piazzato di Tommaso Allan (7-3). Il Galles è pericoloso ogni volta che i suoi tre quarti velocizzano il gioco ma la difesa azzurra non si fa trovare impreparata e il pacchetto di mischia italiano appare più convincente di quello avversario. Per sbloccare di nuovo il risultato si deve aspettare il 28', quando Halfpenny piazza un altro calcio (10-3) dopo un fallo fischiato al capitano Sergio Parisse per una spinta sul saltatore in touche.
A cinque minuti dallo scadere del primo tempo, l'Italia ha la sua più grande occasione della frazione. Edoardo Gori calcia ad allargare il gioco sulla destra, Parisse rincorre il pallone insieme all'ala gallese George North sul filo della linea di bordo campo. Nonostante il capitano azzurro riesca a schiacciare in meta, l'arbitro chiede l'intervento del tmo, che non convalida la marcatura, viziata da un rimbalzo sfortunato del pallone che fa fare un in avanti al numero 8 del XV italiano. Da una possibile meta realizzata a una incassata: al 39' un passaggio di Jamie Roberts lancia Scott Williams in meta. Con la trasformazione di Halfpenny si arriva al 17-3, con cui le squadre fanno ritorno negli spogliatoi. Alla ripresa, nonostante sia il Galles il primo a partire all'attacco è l'Italia a raccogliere i frutti del proprio lavoro. Il centro Michele Campagnaro passa l'ovale all'ala Leonardo Sarto che calcia in avanti a scavalcare un avversario. I due giovanissimi tre quarti azzurri si lanciano a caccia del pallone, Campagnaro lo tocca ancora con il piede per andare a schiacciare in meta.
Questa volta il Tmo non può che confermare la bontà dell'azione. Allan non trasforma e si va sul 17 a 8. Un minuto dopo accade una cosa rara: Halfpenny sbaglia un calcio piazzato, rovinando la sua media perfetta fino a quel momento. Al 49' un altro errore al piede questa volta di Allan, che non riesce ad accorciare ancora. Iniziano le sostituzioni, giocatori freschi sostituiscono quelli più stanchi e la tensione sul campo si mantiene alta. Si lotta su ogni pallone e il, tanto temuto da molti, crollo dell'Italia – che spesso ha visto la sua prestazione calare sensibilmente negli ultimi minuti di gioco – non si verifica. Anzi. Al 66' Halfpenny piazza per altri tre punti (20-8) ma tre minuti dopo è ancora l'Italia ad andare in meta con Campagnaro, alla seconda segnatura, che gli fa più che meritare il titolo di Man of the match. Con la trasformazione di Allan si va sul 20 a 15 che sembra far tremare i fisici possenti dei detentori del torneo. Halfpenny riesce a regalare altri tre punti ai suoi per il 23 a 15 finale. Tuttavia, l'Italia non solo ha ben figurato ma ha messo paura a una squadra che ambisce a vincere per il terzo anno consecutivo. Dopo i passi falsi dei test match estivi e autunnali, il ct Jacques Brunel pare aver ritrovato la sua Italia migliore, con tre giocatori sopra i 100 caps (oggi a tagliare il traguardo è stato Marco Bortolami), a dare grande esperienza e solidità al pacchetto di mischia, e con tre quarti giovani e all'inizio della carriera internazionale, che però si sono subito adattati a nuotare con gli squali, ops, i dragoni.
Galles-Italia 23-15 (primo tempo 17-3). Per il Galles: 2 mete (Alex Cuthbert, Scott Williams), 3 calci piazzati (Leigh Halfpenny), 2 trasformazioni (Leigh Halfpenny). Per l'Italia: 2 mete (Michele Campagnaro), 1 calcio piazzato (Tommaso Allan), 1 frasformazione (Tommaso Allan). Calci fermi: Leigh Halfpenny 5 su 6; Tommaso Allan 2 su 4.
