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Zoeggeler-Fischnaller, a Sochi lo slittino azzurro punta sempre al podio

Armin Zoeggeler e Dominik Fischnaller (Lapresse)Armin Zoeggeler e Dominik Fischnaller (Lapresse)

Cattivi lo sono sul serio, i due protagonisti dello slittino singolo azzurro per le Olimpiadi di Sochi. Armin Zoeggeler, portabandiera, "il cannibale" della disciplina, 40 anni e una scia inarrivabile di successi. Quest'anno ha raggiunto 103 podi in Coppa del mondo, 57 vittorie, terzo titolo europeo a Sigulda, dove ha pure segnato il record della pista. Impossibile contare tutte le sue medaglie: le ultime a cinque cerchi furono l'oro di Torino 2006 e il bronzo di Vancouver 2010. A Sochi punta la sesta in altrettante Olimpiadi.

Dominik Fischnaller, l'allievo che ha già superato una volta il maestro, sul gradino più alto del podio a Lillehammer lo scorso novembre, nella gara inaugurale della stagione. Ha solo vent'anni ed è considerato l'erede di Zoeggeler. Sochi sarà allo stesso tempo capolinea e battesimo del fuoco, ultimo e primo assalto, con un obiettivo comune: battere i tedeschi, soprattutto quel Felix Loch che ha conquistato la sfera di cristallo. Così Zoeggeler e Fischnaller hanno dialogato con ilsole24ore.com proprio alla vigilia delle gare in Russia.

Zoeggeler, lei sarà il nostro portabandiera a Sochi. Nell'ultima gara di Coppa del mondo a Sigulda ha centrato il record della pista con due manche perfette. Qual è il segreto per rimanere così forti a quarant'anni?
ZOEGGELER - Sicuramente l'entusiasmo di volersi rimettere sempre in gioco. Lo stesso entusiasmo con cui questa volta ho accettato il ruolo di portabandiera. Mi era stato già proposto in passato dal Coni, ma avevo preferito rinunciare. La pista di Sigulda mi è sempre andata a genio, è molto tecnica e la guida conta molto.

Fischnaller, lei all'opposto è giovanissimo eppure ha dominato la prima gara della stagione a Lillehammer. Qual è stato il suo asso nella manica per diventare così competitivo?
FISCHNALLER - Ho lavorato tantissimo durante l'estate, soprattutto sulle partenze che sono fondamentali per migliorare in gara. L'anno scorso mi mancava la forza di spinta dei tedeschi. Mi aspettavo uno o due podi ma non di vincere subito. Quel successo è arrivato come una grande sorpresa, ero molto contento.

Sochi sarà la sua ultima Olimpiade: quanto conterà l'esperienza per la lotta al podio?
ZOEGGELER - Quella olimpica è sempre una competizione a parte, perché contrariamente alla Coppa si disputa su quattro manche, quindi c'è margine per recuperare terreno così come per perderlo. L'importante sarà rimanere concentrati dalla prima all'ultima curva. La mia condizione ora è ottima e anche la schiena non mi ha più dato fastidio.

In Russia invece sarà il suo esordio a cinque cerchi. Come affronterà questa sfida tutta nuova?
FISCHNALLER - Alle Olimpiadi sarà una gara di pressione, bisognerà scendere quattro volte molto bene. Per me sarà un formato nuovo, però è bello andare a Sochi con un podio, sono molto motivato. È vero che a Sigulda mancavano gli avversari tedeschi che hanno preferito allenarsi, ma credo che se avessero partecipato non ci avrebbero battuto. Abbiamo fatto una bella figura!

Fischnaller è un talento emergente: lo considera più un allievo o un rivale?
ZOEGGELER - Siamo due ottimi compagni di squadra, anche lui sarà in lizza per giocarsi una medaglia. La sua stagione parla già chiaro delle potenzialità che ha. È attento a ogni particolare, non ha bisogno di grandi consigli. Deve solo avere pazienza.

Zoeggeler invece è più un maestro o un avversario?
FISCHNALLER - Il nostro rapporto è sempre stato molto buono, mi ha insegnato tante cose, come stare sulla slitta, come prendere le curve delle piste. Adesso è più un avversario.

C'è una qualità che vorrebbe rubare al suo capitano di squadra?
FISCHNALLER - Il suo stile di guida, la sua posizione sulla slitta.

Se per assurdo potesse salire su una macchina del tempo, quale momento della sua carriera vorrebbe rivivere?
ZOEGGELER - Sono talmente tanti che non saprei… Credo però che l'oro nel singolo di Torino 2006 sia il più bello.

E lei che cosa scriverebbe sul suo passaporto per Sochi?
FISCHNALLER - Scriverei che sono un ragazzo contento e tranquillo.

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