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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2014 alle ore 12:07.
L'ultima modifica è del 05 febbraio 2014 alle ore 20:29.

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Durissimo atto accusa delle Nazioni Unite contro il Vaticano per i preti pedofili. La Santa Sede rimuova «immediatamente» dal loro incarico - si legge nel rapporto del Comitato Onu sui diritti dei bambini - chi ha commesso abusi sessuali sui bambini, o che ne è sospettato, perché finora ha «adottato politiche e pratiche» che hanno portato a continuare abusi su decine di migliaia di bambini e all'impunità degli autori.

La Santa Sede ribadisce il proprio impegno, ma no a interferenze
La Santa Sede ha comunicato in una nota di aver preso atto delle osservazioni conclusive dell'Onu di Ginevra sulla pedofilia e ha ribadito il proprio «impegno a difesa dei diritti del fanciullo», ma ha anche espresso rincrescimento per il «tentativo di interferire nell'insegnamento della Chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell'esercizio della libertà religiosa».

La Santa Sede non ha riconosciuto la portata degli abusi commessi

Il Vaticano, accusa il Comitato Onu, non ha riconosciuto la portata degli abusi sessuali commessi all'interno della Chiesa. Il Comitato, che ha stilato le osservazioni finali in seguito all'esame del rapporto della Santa Sede sul rispetto della Convenzione sui diritti del fanciullo, si dice «seriamente preoccupato» dal fatto che la Santa Sede «non abbia riconosciuto la portata dei crimini commessi, non abbia adottato le misure necessarie per affrontare i casi di abusi sessuali su minori e per proteggere i bambini». Inoltre «ha adottato politiche e pratiche» che hanno portato alla prosecuzione di abusi e all'impunità degli autori.

Il Vaticano scopra quanti sono i figli di sacerdoti
Il Comitato dell'Onu sui diritti del bambino ha anche esortato la Santa Sede a «valutare il numero di bambini nati da preti cattolici, scoprire chi sono e prendere tutte le misure necessarie per garantire i diritti di questi bambini a conoscere e ad essere curati dai loro padri», è scritto nel rapporto del Comitato Onu sui diritti dei bambini.

Sandberg: violata la convenzione sull'infanzia
Il Vaticano ha violato la Convenzione dell'Onu sui diritti dell'infanzia, ha affermato la presidente del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia, Kirsten Sandberg, presentando a Ginevra il rapporto del suo organismo sugli abusi sui minori compiuti da preti. «Sono in violazione della Convenzione perché non hanno fatto tutte le cose che avrebbero dovuto fare», ha dichiarato la Sandberg. Il Vaticano è tra i firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, approvata dall'Assemblea generale dell'Onu nel 1989. Il testo traccia i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti ai minori e prevede anche un controllo sull'operato degli Stati, che devono presentare a un comitato indipendente un rapporto periodico sul rispetto dei diritti dei bambini nel proprio territorio. Nel 1990 il Vaticano ha ratificato la convenzione, ma dopo il 1994 e fino al 2012 non ha consegnato nessun rapporto, neanche in seguito alle rivelazioni del 2010 sui casi di abusi ai danni di minori.

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