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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2014 alle ore 16:09.
L'ultima modifica è del 07 febbraio 2014 alle ore 17:06.

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«La grande crisi da cui faticosamente stiamo uscendo fuori sarebbe stata di gran lunga peggiore se non ci fossero stati l'euro, l'Europa e la Bce». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, in un messaggio inviato al convegno in onore di Carlo Azeglio Ciampi sull'ingresso dell'Italia nell'euro che si svolge a Montecitorio. «Ora che è passata l'emergenza - spiega il ministro - gli sforzi devono andare nella direzione della promozione della ripresa e dell'occupazione, correggendo l'approccio di un grado eccessivo di austerity». Il rigore sui conti pubblici era necessario ad affrontare la fase più acuta della crisi. Ora però, ha avvertito Saccomanni «bisogna correggere l'eccesso o grado di austerità».

Saccomanni ha rilevato il «grande beneficio della stabilità» garantito dall'euro a vantaggio soprattutto dei Paesi periferici e della stessa Italia. «L'Italia stessa - afferma - ha tratto notevoli benefici dall'adozione della moneta unica: una elevata stabilità dei prezzi e tassi contenuti che sono caratteristiche estremamente desiderabili per il Paese».

Quanto alla moneta unica, l'euro ha rappresentato «una tappa fondamentale» della costruzione e dell'integrazione europea ha sottolineato Saccomanni nel messaggio. Dopo l'introduzione l'euro «ha guadagnato rapidamente lo stesso grado di stabilità delle migliori monete europee nazionali che lo avevano preceduto».

Crisi, Moavero: «2014 anno della ripresa»

«Oggi vediamo dei segnali più positivi e il 2014 potrebbe essere un anno di ripresa con il ritorno alla crescita, molti degli atti presi contro la crisi sono stati degli atti che hanno reso l'area dell'euro e dell'Unione più coesa». Lo ha detto Enzo Moavero Milanesi, ministro Affari Europei, intervenendo alla Camera alla Conferenza sull'ingresso dell'Italia nell'euro in onore di Carlo Azeglio Ciampi. «Vediamo che la zona dell'euro é integra e più stabile, e che l'Unione europea non ha perso la sua capacità di attrazione, si é allargata e c'é una lista di paesi che chiedono di farne parte» ha aggiunto Moavero.

Moavero: «molto importante la pronuncia della Corte tedesca su Omt»

«È molto importante» per il ministro per gli Affari europei, «la pronuncia della Corte Costituzionale tedesca, con la quale chiede l'interpretazione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea circa la decisione della Bce sul cosiddetto programma Omt».
Moavero ha sottolineato che la Corte di Giustizia «è, infatti, l'interprete piu' alto del diritto Ue». Questo suo ruolo, ha aggiunto il ministro, «costituisce un pilastro del processo d'integrazione europea, sin dalle sue origini, rappresentando la garanzia dell'unita' dell'ordinamento giuridico dell'Unione. Un corpo di norme che -ha sottolineato- disciplina numerosi comparti della realta' economica e sociale, attribuendo significativi diritti a tutti i cittadini».
«Nel corso degli anni, in virtu' del principio fondamentale del primato del diritto Ue su quelli degli Stati membri dell'Unione, tutte le Corti supreme nazionali si sono rivolte alla Corte di Giustizia per riceverne l'interpretazione a titolo pregiudiziale» ha aggiunto. Solo la Corte Costituzionale tedesca non lo aveva mai fatto, ma con la sua delibera di oggi si allinea esplicitamente all'orientamento generale preconizzato dai Trattati europei» ha concluso Moavero.

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