Stretta sui frontalieri, aumento del costo del lavoro, trattati da rivedere. Ecco i rischi dopo il sì della Svizzera al referendum
Dopo il sì al referendum, il Consiglio federale svizzero e il Parlamento dovranno modificare entro tre anni, in base alla nuova norma costituzionale introdotta, la disciplina sull'immigrazione
di Marina Castellaneta
6. Referendum Svizzera/ I trattati da aggiornare
La vittoria del partito del sì che ha chiesto la modifica della politica migratoria avrà effetti sugli accordi già conclusi e certo paralizza quelli in fase di negoziazione. Se l'articolo 121 della Costituzione federale, introdotto con il referendum, è esplicito nello stabilire che «non possono essere conclusi trattati internazionali che contraddicono il presente articolo», è altrettanto chiaro che i trattati contrastanti con le nuove regole dovranno essere modificati. D'altra parte, il nuovo articolo 197 stabilisce l'obbligo di rinegoziazione entro tre anni. Sino a quella data, quindi, i trattati continueranno a produrre effetti, a meno che l'accordo con l'Ue del 1999 non venga modificato prima, tenendo conto che lo stesso accordo prevede la possibilità di emendamenti in caso di cambiamenti della normativa interna.
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