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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2014 alle ore 14:19.
L'ultima modifica è del 10 febbraio 2014 alle ore 18:07.

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Hanno preso il via questa mattina alle 11 i lavori del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa che deve esaminare la richiesta di impeachment del Capo dello Stato presentata dal M5s. Il primo incontro del Comitato è dedicato alla discussione generale e gli iscritti a parlare sono 22 su 44 componenti. Stasera al termine della discussione generale si terrà in ufficio di presidenza per fissare la data della prossima seduta che potrebbe essere quella conclusiva.

La Russa: primo voto potrebbe esserci già domani
Il primo voto sulla messa in stato di accusa del presidente della Repubblica ha detto il presidente del Comitato per l'impeachment Ignazio La Russa potrebbe esserciu già domani. «Entro oggi - ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia - chiudiamo la fase di discussione generale che si sta svolgendo con spirito di grande collaborazione. Tutti possono prendere la parola per 30 minuti ma nessuno li ha usati tutti finora a dimostrazione che non c'è alcun intento dilatorio neanche da parte di chi ha presentato la messa in stato di accusa. Ora stiamo verificando con la presidenza della Camera e del Senato qual è il giorno migliore per fare le dichiarazioni di voto e il voto sulla vicenda. Potrebbe essere già domani. Altrimenti venerdì, al massimo lunedì prossimo».

Di Lello: si proceda con archiviazione impeachment
«Stiamo discutendo di una capo d'accusa che denunzia violazioni ma senza indicare i fatti e poi di una memoria aggiuntiva che narra fatti senza indicare presunte violazioni della costituzione», ha detto Marco Di Lello, presidente dei deputati del Psi e segretario del Comitato per i procedimenti d'accusa nei confronti del presidente Napolitano. «Assoluta genericità della contestazione, manifesta insussistenza, esercizio di diritto dovere e insidacabilità del potere di grazia», sono le motivazioni proposte da Di Lello, per «una auspicata celere pronunzia di archiviazione».

Malan: Fi non aderirà all'archiviazione del procedimento
No di Forza Italia alla mozione per archiviare il procedimento di messa in stato d'accusa del Capo dello Stato. «Non siamo assolutamente dell'idea di chiudere la discussione affrettatamente - ha spiegato il senatore azzurro Lucio Malan - quando si é in presenza di un elemento nuovo molto importante che sarà completamente leggibile dopodomani».
Una decisione in tal senso, argomento ancora, «darebbe l'impressione di aver paura del contenuto del libro di Friedamn o del video di Monti and Co».

De Micheli: assurda l'ipotesi di impeachment
«È semplicemente assurdo il fuoco di fila di dichiarazioni dei rappresentanti di FI contro Napolitano, con qualcuno che si spinge addirittura a chiedere di valutare la richiesta di impeachment nei suoi confronti presentata dal M5S», ha affermato Paola De Micheli, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera.

Di Maio accusa: vogliono insabbiare tutto
Intanto è partito l'attacco del Cinque Stelle Luigi Di Maio che affida a facebook il suo messaggio: «I fatti sono gravissmi, ma il Comitato per la messa in stato d'accusa ha una fretta maledetta di insabbiare tutto entro domani. È inaccettabile». Il vicepresidente M5s della Camera scrive che «tra ieri e oggi due rivelazioni a mezzo stampa sottolineano le ingerenze di Napolitano negli equilibri di governo, il tentativo di insediare Monti a Palazzo Chigi gia a metà 2011, e nelle fasi processuali della trattativa Stato-mafia, la richiesta di un provvedimento disciplinare nei confronti di Nino Di Matteo. Abbiamo presentato l'impeachment due settimane fa perché secondo noi Napolitano é andato oltre il suo ruolo e le sue funzioni da un bel pezzo».

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