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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2014 alle ore 17:43.

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Ma vediamo in dettaglio quali sono alcune delle società in rampa di lancio per le privatizzazioni slovene, un processo che potrebbe vedere anche la partecipqzione di protagonisti italiani.

Telecom. La Telekom Slovenije, una delle 15 aziende in via di privatizzazione, ha registrato nei primi nove mesi del 2013 utili netti pari a 46,3 milioni di euro (+7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), e prevede che nel 2013 l'utile supererà i 50 milioni di euro. Le entrate sono aumentate dell'1% rispetto ai primi nove mesi del 2012 raggiungendo il valore di 599,1 milioni di euro. È aumentato anche il numero di utilizzatori di telecomunicazioni mobili e fisse.

Aeroporti: L'aeroporto di Lubiana, incluso nella lista delle 15 società a partecipazione statale destinate alla privatizzazione, ha realizzato nei primi nove mesi del 2013 un utile pari a 5,2 milioni di euro (+5,6% rispetto allo stesso periodo del 2012 e +21,5% rispetto a quanto pianificato). Il fatturato ha raggiunto nel suddetto periodo i 24,4 milioni di euro (+5,5% rispetto alle previsioni e +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2012).
Cresce dell'8,1% il numero dei passeggeri che supera un milione di unità, grazie ai voli della compagnia di bandiera (Adria Airways) e delle compagnie straniere che volano su Londra, Francoforte, Istanbul, Zurigo, Monaco di Baviera e Parigi.
Anche il trasporto merci cresce del 6,7% rispetto al 2012, raggiungendo le 13.093 tonnellate.

Banche. La banca slovena NKBM, una delle aziende sulla lista delle prime 15 aziende slovene in fase di privatizzazione, ha registrato nei primi nove mesi del 2013 perdite pari a 66,7 milioni di euro, ossia un terzo in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Senza accantonamenti e svalutazioni, che hanno raggiunto nei primi nove mesi del 2013 il valore di 95,7 milioni di euro, la banca avrebbe registrato nel detto periodo un utile pari a 25,8 milioni di euro.
L'attivo della banca a fine settembre 2013 rispetto a fine dicembre 2012 è sceso del 5,7% e ha raggiunto 5 miliardi di euro. L'adeguatezza del patrimonio della banca a fine settembre era dell'8,39%. Si prevede di concludere l'anno corrente in perdita e di recuperare i risultati negativi solo nel prossimo anno, quando la banca dovrebbe operare senza perdite, qualora non ci fosse un peggioramento della situazione economica o richieste aggiuntive imposte dal regolamento bancario europeo. Ed ora la parola agli investitori.

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