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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2014 alle ore 16:07.
L'ultima modifica è del 19 febbraio 2014 alle ore 09:10.

Beppe Grillo vedrà oggi Matteo Renzi alle 13.45 in diretta streaming. Il M5s ha infatti sciolto la riserva sull'opportunità di andare alle consultazioni con il premier incaricato. Così ha deciso la rete che ha "sconfessato" Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. I due leader del Movimento si erano detti infatti contrari a partecipare all'incontro. Una consultazione "farsa" l'avevano definita ieri pomeriggio, pur lasciando l'ultima parola a un sondaggio tra gli iscritti, mentre i gruppi parlamentari del Movimento, riuniti in assemblea congiunta, si stavano dividendo a metà tra favorevoli e contrari ad incontrare Renzi.
La sconfessione del web
Il responso del web è arrivato sul filo di lana, ieri sera. I favorevoli sono infatti stati 20.843, i contrari 20.397. In totale hanno partecipato al sondaggio 41.240 iscritti su un totale di 85.408 aventi diritto.
Diretta streaming
I Cinque Stelle, quindi andranno all'incontro e per farlo non solo hanno chiesto di "aspettare" che Beppe Grillo tornasse da Sanremo dove è andato per improvvisare un comizio fuori dal teatro Ariston, ma hanno anche chiesto e ottenuto lo 'streaming'. Il Pd ha accordato uno slittamento all'ora di pranzo, alle 13.45.
La riunione dei parlamentari
Il responso della rete è arrivato dopo un serrato confronto in assemblea, interrotta dalla decisione dei vertici di indire la consultazione sul blog quando sembrava ormai profilarsi un testa a testa tra favorevoli e contrari. Una decisione che ha provocato anche il malumore di chi ha visto con sospetto l'improvvisa decisione. «D'accordissimo sul voto online sulle consultazioni, non d'accordo sull'indirizzare il voto delle stesse» commentava su Fb il senatore Lorenzo Battista.
Gli attacchi a Renzi
Intanto ieri Grillo aveva moltiplicato gli attacchi a Renzi. «È come l'Arlecchino servitore di due padroni, Berlusconi e De Benedetti», ha scritto sul blog. E ancora:«Un quarto di secolo con due partiti dominati da due persone: De Benedetti e Berlusconi, che in pubblico si combattono e in privato convergono quando hanno gli stessi interessi: Il gruppo l'Espresso è il primo sponsor di Renzie, si può dire che giornalisticamente lo ha inventato, costruito nell'ultimo anno».
Grillo: De Benedetti ventriloquo del segretario del Pd
Secondo Grillo, dunque, Carlo De Benedetti è il «ventriloquo di Renzi»: così è rappresentato in un fotomontaggio sul blog, dopo il caso della telefonata a La Zanzara su Radio 24 di un imitatore di Nichi Vendola all'ex ministro Fabrizio Barca, che al suo interlocutore ha svelato le "pressioni" per la sua nomina a ministro, che lui attribuisce appunto all'imprenditore.
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