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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2014 alle ore 19:18.
L'ultima modifica è del 19 febbraio 2014 alle ore 21:21.

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Con un comunicato stampa e un provvedimento dell'agenzia delle Entrate il ministero dell'Economia stoppa, a meno di 20 giorni dalla sua entrata in vigore, l'obbligo imposto alle banche di applicare alle persone fisiche la ritenuta del 20% sui bonifici in arrivo dall'estero. Ritenute da applicare automaticamente a meno che il contribuente non autocertifichi che le somme arrivate da oltre confine sul suo conto corrente non hanno alcuna natura di compenso reddituale. La ritenuta in chiave antievasione, secondo Via XX Settembre, è di fatto superata dallo sviluppo degli ultimi giorni dello scambio automatico multilaterale di informazioni sui redditi di fonte estera dei residenti italiani.

Dalla lotta all'evasione alla complicazione
Alla base del nuovo obbligo che sta creando più di un dubbio applicativo c'è l'idea di voler considerare, ai fini della lotta all'evasione, ogni bonifico in ingresso dall'estero e indirizzato a una persona fisica residente, uno "spicchio" dell'imponibile da assoggettare a tassazione, a meno di prova contraria che deve essere fornita dallo stesso contribuente che riceve la somma sul suo conto corrente. Ma come evidenziato negli ultimi giorni sulle pagine del Sole 24 Ore l'applicazione delle nuove regole introdotte dal Dl 167/90 e rese operative con il provvedimento n. 2013/151663 del direttore dell'agenzia dell'Entrate del 18 dicembre scorso sta creando più di un problema operativo, a partire dalla distinzione, da parte degli stessi intermediari finanziari chiamati ad applicare la ritenuta, delle movimentazioni finanziarie escluse dalla ritenuta.

Lo stop dell'Economia
Il provvedimento del Direttore dell'agenzia delle Entrate sospende da subito l'operatività della ritenuta del 20% applicata automaticamente dagli intermediari finanziari. Non solo. Gli acconti eventualmente già trattenuti da banche e istituti di credito saranno «rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari». A motivare la scelta della sospensione della ritenuta del 20% sui bonifici esteri, divenuta oggetto di attenzione anche nel corso dello scontro/confronto in streaming tra il leader dei cinque stelle, Beppe Grillo, e il premier incaricato Matteo Renzi, è da ricercare nell'evoluzione del contrasto internazionale alla lotta all'evasione fiscale cross-border. Azione di contrasto che alla luce della forte accelerazione impressa attraverso la creazione di un modello di accordo intergovernativo (Iga) per lo scambio di informazioni tra gli Usa e gli altri Paesi, «fa ritenere ormai superata» la norma che ha introdotto la ritenuta alla fonte. Le informazioni sui redditi di fonte estera dei residenti italiani, precisa l'Economia, «saranno disponibili attraverso il canale dello scambio automatico multilaterale di informazioni».


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