I protagonisti della guerra in Ucraina
a cura di Angela Manganaro
1. Yulia Timoshenko, da donna d'affari a pasionaria della rivoluzione
(Afp)
Prima donna a diventare premier in Ucraina, protagonista della pacifica rivoluzione arancione del 2004 e tuttavia leader controversa, Yulia Timoshenko, 54 anni, ha lasciato l'ospedale-prigione in sedia a rotelle il 21 febbraio scorso, conseguenza della rivoluzione di Maidan che ha portato alla fuga del suo nemico, il presidente filorusso Viktor Yanukovich.
Timoshenko ha dichiarato di volersi presentare alle elezioni presidenziali il 25 maggio prossimo. Un dottorato in economia, nel 1996-1997 Timoshenko è considerata una delle donne d'affari più ricche d'Ucraina, posizione certificata nel 2000 dalle classifiche Bloomberg e Forbes. Dal 2000-2001 – ricorda il settimanale russo Argoumenty i Fakty – si ricicla come politica, prima vicepremier nel governo Yushchenko, responsabile del delicato dossier energia. Diventa primo ministro dal febbraio al settembre 2006, poi dal dicembre 2007 al marzo 2010.
Così dalla classifica dei 100 ricchi d'Ucraina di Forbes passa a un'altra lista della stessa rivista: nel 2005 è la terza donna più influente al mondo. La sua linea è di convinta adesione all'Unione europea, il suo partito si chiama Batkivchtchina (Patria), alle presidenziali 2010 perde la sfida con Yanukovich. In quello stesso anno è accusata di abuso di potere e d'aver firmato contratti fra Ucraina e Russia dove il prezzo di base del gas è fissato a 450 dollari ogni 1000 metri cubi quando il prezzo in quel periodo era 179 dollari. Nel dicembre dello stesso anno è arrestata per evasione fiscale e occultamento di fondi.
Il 5 agosto 2011 è arrestata e condannata per abuso di potere, dal 2012 scontava la pena nel carcere-ospedale per un'ernia al disco.
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