Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2014 alle ore 08:16.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 13:58.

My24

Domani pomeriggio Padoan è atteso a Bruxelles al suo esordio alla riunione dell'Eurogruppo. L'agenda prevede una breve esposizione del ministro sulle linee programmatiche che il governo intende porre in essere, e vi sarà spazio per un primo confronto diretto con il commissario agli Affari economici, Olli Rehn sul pacchetto di interventi all'esame del Consiglio dei ministri di mercoledi.

Padoan tornerà a rassicurare Bruxelles sull'intendimento del governo a rispettare il target del 3% nel rapporto deficit/pil. Poi il confronto si aggiornerà ad aprile quando sarà predisposto il nuovo Def, con annessi l'aggiornamento del Programma di stabilità e il Piano nazionale di riforma. Scadenze già previste, e puntualmente ribadite nel documento sugli squilibri macroeconomici diffuso nei giorni scorsi da Bruxelles.

Il tutto all'interno della normale dialettica tra governo e Commissione secondo le procedure della disciplina di bilancio europee, rese ora ancor più stringenti dal richiamo rivolto al nostro paese dall'esecutivo comunitario a rispettare il tragitto di riduzione del debito e del deficit strutturale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La partita sul cuneo
TAGLIO IRPEF
Il governo Renzi vuole dare segnale forte e immediato sul taglio del prelievo che pesa sul lavoro. Sul come farlo la partita al momento resta aperta. L'ipotesi più accreditata è di concentrare gran parte delle risorse, pari a complessivi 10 miliardi, sull'Irpef cui sarebbero destinati 7 miliardi. Cioè il 70 per cento. Che verrebbero concentrate sui redditi bassi e sarebbero aggiuntivi rispetto al mini-taglio disposto dalla legge di stabilità. L'obiettivo è quello di dare una scossa ai consumi e alla domanda interna, per invertire una tendenza che vede l'economia bloccata sul modesto 0,6% di crescita stimato dalla Commissione europea, contro l'1% contenuto nelle ultime previsioni messe a punto dal precedente governo
RIDUZIONE IRAP
Se passasse la linea 70-30% al taglio dell'Irap sarebbero destinati solo 3 miliardi su 10. Ma all'interno della maggioranza si susseguono le voci di chi punta ad aumentare la quota di risorse destinata alla riduzione dell'imposta regionale sulle attività produttive. Da Angelino Alfano giunge l'invito a suddividere al 50% le risorse a disposizione tra Irpef e Irap. A favore di intervento sull'Irap. Mentre i vice ministri Enrico Morando (Economia) e Carlo Calenda (Sviluppo economico) chiedono di concentrare tutte le risorse su questo intervento che avrebbe il pregio di ridurre subito il costo del lavoro. Se prevalesse questa seconda ipotesi, si potrebbe agire attraverso la riduzione del 30% dell'imposta regionale sulle attività produttive
LE COPERTURE
Nelle dichiarazioni del governo l'operazione "taglio al cuneo fiscale" vale complessivi 10 miliardi di euro. Toccherà al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan l'onere di individuare le coperture. Fermo restando l'obiettivo di realizzare risparmi per 32 miliardi nel triennio 2014-2016 dalla «spending review», si punta a metterne in campo 5 già nell'anno in corso. Ma poiché i tagli alla spesa possono avere un diverso impatto temporale nel dispiegare i loro effetti, per rendere immediatamente operativo il taglio al cuneo fiscale si farà fronte anche ad entrate "una tantum", come per esempio gli incassi attesi, ma non ancora cifrati nel dettaglio, dal rientro dei capitali portati all'estero illegalmente

Shopping24

Dai nostri archivi