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Rugby, l'Italia perde il filo nei secondi tempi

L'irlandese Andrew Trimble in meta a Dublino contro L'Italia (Ap)L'irlandese Andrew Trimble in meta a Dublino contro L'Italia (Ap)

Niente da fare, questa Italia del rugby può anche illudere nei primi 40 minuti, ma nel corso del secondo tempo prima o poi crolla.

La regola del Sei Nazioni 2014 conosce un'eccezione, che coincide con la partita di esordio, in casa dei campioni uscenti del Galles: sotto 17-3 alla fine del primo tempo, gli Azzurri si sono risollevati e sono quasi riusciti a dimezzare il gap. Finale 23-15. Da lì in poi, il buio dopo l'intervallo. Francia-Italia: primo tempo 9-3, finale 30-10 (cioè un parziale di 21-7 nella ripresa). Italia Scozia: primo tempo 13-3, finale 20-21 (18-7 per gli ospiti nel secondo tempo). Irlanda-Italia, lo schiaffo più forte: 17-7 a metà gara, 46-7 alla fine (cioè 29 punti, a zero, nei secondi 40 minuti).

Che succede? E' una questione di tenuta fisica? La risposta è no. O, meglio, è probabile che altri fattori incidano di più. L'anno scorso l'Italia era riuscita a finire al top gli incontri vittoriosi con la Francia e l'Irlanda (che non erano certo in forma come adesso, ma questo è un altro discorso) e anche quello perso di misura in casa dell'Inghilterra, che all'80', dopo non essere riuscita a segnare una sola meta, tirò un grande sospiro di sollievo.
Il problema riguarda soprattutto la qualità del gioco azzurro, a partire da una mischia che non vanta certo la consueta efficienza in fase di conquista dei palloni. Se, come è successo soprattutto sabato a Dublino, si deve lavorare in trincea, tamponando continuamente le offensive di avversari pieni di talento, è ben difficile che la difesa riesca a reggere per 80 minuti. Dopodiché entra sì in gioco la tenuta fisica, ma solo perché i giocatori sono stati prosciugati di energie. In questo senso, i 208 placcaggi contro l'Irlanda (record assoluto del Sei Nazioni) non sono certo un dato di cui andare fieri. Certo, resta lo spirito di sacrificio, ma quel numero significa che l'ovale è rimasto quasi sempre in mano ai Verdi.
Un discorso diverso si può fare per il rovescio interno con la Scozia, sicuramente il più grave. Qui anche la testa dev'essere andata in tilt, perché la squadra non era stata sottoposta a una pressione paragonabile a quella esercitata da francesi e irlandesi, eppure è rientrata in campo spenta. Ovvio che non se lo potesse permettere.
Ed eccoci a una giornata dalla fine. Sabato, in un Olimpico tutto esaurito ospitiamo alle 13,30 un'Inghilterra che sembra al massimo della forma. Proviene dal successo sul Galles, arivato al termine di una partita di grande intensità, di cui ha fatto le spese l'estremo dei Dragoni Leigh Halfpenny, attuale miglior marcatore del torneo, uscito per un infortunio alla spalla che lo terrà fuori dal campo fino al termine della stagione. Gli inglesi, oltretutto, dovranno cercare di segnare il più possibile, visto che - in caso di arrivo alla pari in cima alla classifica - conta la differenza punti complessiva. E' vero che Robshaw e compagni dovranno affidarsi soprattutto alla Francia, sperando che nel tardo pomeriggio superi l'Irlanda a Parigi. Ma intanto giocheranno fino alla fine con il piede sull'acceleratore, perrché a questo punto non possono accontentarsi della Triplice corona, il trofeo che si sono già aggiudicati avendo battuto le Nazionali delle altre tre "Home Unions", vale a dire Scozia, Irlanda e Galles.

QUARTA GIORNATA
Risultati: Irlanda-ITALIA 46-7; Scozia-Francia 17-19; Inghilterra-Galles 29-18
Classifica: Irlanda 6 (differenza punti +81); Inghilterra 6 (+32); Francia 6 (+3); Galles 4; Scozia 2; ITALIA 0
Prossimo turno (ultima giornata). Sabato 15 marzo: ITALIA-Inghilterra (Roma, ore 13.30); Galles-Scozia; Irlanda-Francia
Marcatori
51 punti: Halfpenny (Galles)
49: Sexton (Irlanda)
42: Farrell (Inghilterra)
27: Doussain (Francia)
21: Allan (ITALIA)
16: Machenaud (Francia); Care (Inghilterra); Laidlaw (Scozia)
15: Huget (Francia); Burrell (Inghilterra)
11: Jackson (Irlanda)
10: Brown (Inghilterra); R. Kearney, Trimble (Irlanda); Campagnaro (ITALIA); Dunbar (Scozia)
8: Weir (Scozia)
6: Orquera (ITALIA)
5: Bonneval, Fickou, Fofana, Picamoles (Francia); Cuthbert, North, Warburton, S. Williams (Galles); Cronin, Healy, Heaslip, Henry, McFadden, McGrath (Irlanda); Furno, Iannone, Sarto (ITALIA); Hogg, Seymour (Scozia)
3: Plisson (Francia); Goode (Inghilterra)

SEI NAZIONI UNDER 20
Risultati: Irlanda-ITALIA 18-0; Inghilterra-Galles 67-7; Scozia-Francia 13-18
Classifica: Francia 8 punti; Inghilterra 6; Irlanda e Galles 4; ITALIA 2; Scozia 0
Prossimo turno. Venerdì 14 marzo: ITALIA-Inghilterra (Calvisano, ore 19); Galles-Scozia; Francia-Irlanda

SEI NAZIONI FEMMINILE
Risultati: Irlanda-ITALIA 39-0; Inghilterra-Galles 35-3; Scozia-Francia 0-69
Classifica: Francia 8 punti; Irlanda e Inghilterra 6; ITALIA 4; Galles e Scozia 0
Prossimo turno. Venerdì 14 marzo: Francia-Irlanda. Domenica 16 marzo: ITALIA-Inghilterra (Rovato, ore 15); Galles-Scozia

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