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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 11:57.

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Vasco Errani (Olycom)Vasco Errani (Olycom)

La Regione Emilia Romagna, guidata dal governatore Vasco Errani si costituisce parte civile nel processo Terremerse che vede imputato per truffa ai danni dell'amministrazione il fratello dello stesso governatore.
La notizia arriva a poche ore dall'apertura del dibattimento: la decisione infatti sembra essere stata presa in extremis dalla Giunta Errani che, in questo modo, ha accolto le istanze della minoranza in Consiglio che da tempo voleva che l'amministrazione regionale si costituisse parte civile.

I fatti contestati a Giovanni Errani risalgono al 2006 quando, con un documento ritenuto falso dall'accusa, la cooperativa Terremerse, da lui presieduta, presentò delle false certificazioni circa la realizzazione di una cantina vinicola a Imola. Certificazioni indispensabili per ottenere un finanziamento regionale da un milione di euro, erogabile solo se i lavori fossero stati ultimati entro il 31 maggio 2006. Registrate le carte, la cooperativa ottenne il finanziamento richiesto ma la cantina era ancora in fase di costruzione (fu ultimata un anno dopo).

Assieme al fratello del presidente della Regione, alla sbarra oggi sono il progettista dell'opera e il responsabile della sicurezza, mentre è già stato condannato con rito abbreviato a un anno e quattro mesi Aurelio Selva Casadei, l'ispettore dell'amministrazione regionale che certificò la chiusura dei lavori della cantina.
Nessun rito speciale, ma il normale iter giudiziario, per Giovanni Errani che, verosimilmente, conta sulla prescrizione del reato di cui è accusato, che decade in 6 anni.

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