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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2014 alle ore 08:48.
L'ultima modifica è del 14 marzo 2014 alle ore 16:03.

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Via libera del Governo a un decreto legge sui medicinali «off label» dopo lo scandalo Roche-Novartis e al ripristino delle vecchie tabelle sulle droghe che vengono utilizzate per i farmaci impiegati nella terapia del dolore.

Sì a dl su uso farmaci "off label", ok a test Aifa
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sui medicinali «off label», proposto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo lo scandalo Roche-Novartis. Il provvedimento mira a rispettare il vincolo di legge che vieta l'utilizzo di un farmaco off label se non sussistano sperimentazioni cliniche almeno di fase II ma, allo stesso tempo, consentirà l'avvio, anche d'ufficio, di sperimentazioni cliniche sui farmaci da utilizzare anche «off label», ossia per patologie diverse da quelle autorizzate in origine. Nel decreto si attribuisce ad Aifa il potere di iniziare d'ufficio la sperimentazione clinica, finanziandola con propri fondi (3 milioni annui). Lo stesso giorno del via libera a questo provvedimento viene resa nota la notizia dell'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Roma ulla presunta campagna di denigrazione del farmaco Avastin che ha indotto l'Antitrust a comminare una multa di 180 milioni di euro. Sono indagati amministratori e dirigenti delle società Roche e Novartis.

Droga: Lorenzin, dopo sentenza Corte vuoto normativo
Nello stesso provvedimento vengono ripristinate le tabelle sulle sostanze stupefacenti, dopo la bocciatura da parte della Consulta della legge Fini-Giovanardi. Lo ha spiegato Lorenzin, specificando però che sulla parte penale «ci sarà un'ulteriore riflessione». La sentenza della Corte costituzionale sulla legge Fini-Giovanardi, ha aggiunto, «aveva creato un vuoto normativo che ha prodotto emergenze nelle ultime settimane, e per questo siamo dovuti intervenire con un atto di urgenza per il ripristino delle tabelle sulle sostanze stupefacenti». Lorenzin ha ricordato che 500 nuove droghe erano uscite da queste tabelle.

I decreti sulla Golden power
Il Consiglio dei ministri ha approvato due regolamenti da emanarsi con decreto del presidente della Repubblica in materia di individuazione delle procedure per l'attivazione dei poteri speciali nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, con l'obiettivo di adeguare la normativa nazionale alle regole e ai principi del diritto europeo in materia di esercizio di poteri speciali da parte del Governo a tutela dei propri asset strategici, in caso ricorra una situazione eccezionale di minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi pubblici. In particolare, si legge nella nota di palazzo Chigi, «per i settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, si è tenuto conto della necessità di tutelare le attività di realizzazione e gestione delle reti energetiche di interesse nazionale, le grandi reti ed impianti di trasporto di interesse nazionale, destinate anche a garantire i principali collegamenti trans europei, nonché le attività di realizzazione e di gestione delle reti e degli impianti di comunicazione utilizzati per la fornitura dell'accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale».

Ilva: via libera Cdm piano misure tutela ambientale
Il consiglio dei ministri ha approvato il Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria riguardante lo stabilimento dell'Ilva di Taranto.
Il Piano, con il relativo Dpcm, è stato elaborato sulla base del lavoro del Comitato di tre esperti e delle osservazioni pervenute da parte della Regione Puglia e del Commissario straordinario dell'Ilva. In base alle indicazioni contenute in una nota emessa da Palazzo Chigi al termine del Cdm, «il testo prevede le azioni e i tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia).
Il Piano inoltre modifica l'Aia limitatamente alla modulazione dei tempi di attuazione delle relative prescrizioni, in modo da consentire il completamento degli adempimenti non oltre trentasei mesi dopo l'entrata in vigore della legge 61/2013 sul Commissariamento dell'Ilva, approvata il 3 agosto scorso. Il decreto di approvazione del piano, infine, conclude i procedimenti di riesame previsti dall'Aia e ne costituisce integrazione».

La riunione del Comitato sulla spending review
Prima del consiglio dei ministri, si è riunito a Palazzo Chigi il Comitato interministeriale per il rafforzamento della spesa. Hanno partecipato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, quello per le Riforme Maria Elena Boschi, il responsabile della Pubblica amministrazione Maria Anna Madia, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il viceministro all'Economia Enrico Morando, il sottosegretario dell'Interno Gianpiero Bocci. «Riguardo le linee e le proposte della "Spending Review" illustrate dal Commissario straordinario Carlo Cottarelli - si legge in una nota di Palazzo Chigi - il Comitato interministeriale ha iniziato un percorso analitico delle singole voci per costruire la revisione della spesa con risultati a breve e nell'arco del triennio».

Spending review, Boschi: risultati prossimi giorni
«Stiamo lavorando sui prossimi tre anni. Nei prossimi giorni saranno resi noti» i risultati di questo lavoro. Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, uscendo da Palazzo Chigi dove questa mattina ha partecipato al Comitato interministeriale sulla spending review.

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