Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2014 alle ore 19:31.
L'ultima modifica è del 17 marzo 2014 alle ore 14:13.

Video

Un futuro con la Russia, la Crimea ci crede. Tregua Mosca Kiev

Sebastopoli (Crimea), (TMNews) - Le bandiere russe che sventolano sui tetti, l'inno russo trasmesso dagli altoparlanti, i manifesti contro la Nato. A Sebastopoli, città della Crimea sede della flotta russa del mar Nero, tutto annuncia l'esito scontato del referendum sull'annessione alla Russia. L'affluenza al voto in città è stata altissima, gli abitanti della repubblica che Kruscev regalò all'Ucraina nel 1954 vogliono tornare al passato."Sono molto felice, ho 60 anni e non pensavo che avrei visto questo giorno: Sebastopoli torna una città russa" dice Alexander."I nostri figli parleranno di nuovo la lingua che vogliono: il russo" aggiunge Lydmila. Alevtina all'uscita dal seggio è emozionata: non ha dormito aspettando il momento del voto. "Io voglio essere parte della Russia, è lì che sono nata"."E' la nostra terra, il nostro Paese, la nostra Repubblica, vogliamo tornare a casa" continua Tatiana. Lo stesso clima si respira nella capitale Sinferopoli, dove ha votato anche il premier Sergei Alsyonov: "E' un momento storico che darà inizio a una nuova era" ha detto.La Russia, come ha dichiarato il presidente Putin, rispetterà la scelta degli abitanti di Crimea, espressa "nel pieno rispetto del diritto internazionale". Il risultato del referendum, boicottato dalla minoranza tatara, non è stato invece riconosciuto dalla comunità internazionale, nonostante la presenza di una settantina di osservatori da 23 Paesi. Tra Mosca e Kiev è tregua sino al 21 marzo, giorno del primo esame della Duma della legge per l'annessione di terre straniere e della firma dell'accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea.(immagini Afp)

Shopping24