Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2014 alle ore 09:50.
L'ultima modifica è del 20 marzo 2014 alle ore 20:56.

My24
Matteo Renzi (Ansa)Matteo Renzi (Ansa)

Investimenti dei Fondi strutturali fuori dal Patto di stabilità. È questa la richiesta che il premier Matteo Renzi avanzerà oggi a Bruxelles, al Consiglio europeo. La strategia è emersa durante l'incontro tra Governo e una delegazione della Conferenza delle Regioni. A registrare la posizione dell'Esecutivo è stato il presidente Vasco Errani.

Gozi: sul tavolo ipotesi investimenti "scomputati" dal deficit
Una proposta «sul tavolo» per il Governo italiano, conferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Ue, Sandro Gozi per il quale «valutare diversamente» il cofinaziamento nazionale ai fondi europei e ragionare su un possibile scomputo dal deficit di questo contributo «è ima proposta di buon senso».

L'incontro con i sindaci. Renzi, valorizzeremo anche contributo Comuni
Anche il tema delle riforme istituzionali è al centro dell'agenda del capo del governo. Questa mattina, dopo la delegazione della conferenza delle Regioni, Renzi ha incontrato il presidente dell'Anci Piero Fassino e una delegazione di sindaci. Anche a loro ha chiesto «un coinvolgimento in prima persona nel processo di trasformazione delle istituzioni. Il contributo normativo richiesto dal Governo ai sindaci - spiega una nota di Palazzo Chigi - sarà valorizzato nel testo della riforma che l'esecutivo intende chiudere la prossima settimana».

Su titolo V e Senato chiudere testo riforma entro la settimana prossima
Insomma, i tempi su riforma del Titolo V e del Senato sono, nella tabella di marcia delineata dal presidente del Consiglio negli incontri di oggi, stretti. Il capo del Governo, si legge in un'altra nota di Palazzo Chigi - «ha chiesto alla Conferenza delle Regioni, guidata dal Presidente Vasco Errani, tempi certi e un contributo da protagonisti nel processo di trasformazione del Senato e sulla riforma del titolo V. La settimana prossima il Governo intende chiudere il testo della riforma, comprensivo delle proposte positive che arriveranno dalle Regioni».

Errani: tempi accelerati sulle riforme, sintesi entro marzo
«Sulle riforme costituzionali i tempi sono acceleratissimi - ha confermato Errani, al termine dell'incontro con il premier -: entro fine mese abbiamo l'obiettivo di arrivare ad un momento di sintesi». Per quanto riguarda la posizione delle Regioni, «siamo d'accordo sulla creazione del Senato delle Autonomie. C'è un'intesa in tal senso tra le Regioni e tra queste e l'Anci. Abbiamo inoltre proposto un meccanismo che consenta di superare meglio le competenze e i conflitti istituzionali a cui siamo stati sottoposti in questi anni. Sono proposte costruttive, come ha sottolineato anche il ministro Boschi con cui ci apprestiamo a lavorare».

Il filone dei costi della sanità
Sul tavolo anche le misure per il contenimento dei costi della sanità. «È giustissimo razionalizzare la spesa sanitaria, ma il Patto della Salute va esattamente in questa direzione», ha sottolineato Errani. Le Regioni chiedono di confermare il Patto della Salute 2014-2016, con gli stanziamenti per il Fondo sanitario nazionale già definiti: 110 miliardi per il 2014, 113,5 per il 2015 e 117,5 per il 2016. «È stato concordato che i risparmi da razionalizzazione della spesa sanitaria - ha aggiunto Maroni - devono rimanere all'interno del comparto sanitario».

Errani: Renzi prudente su risorse spending review in sanità
Sulla richiesta delle Regioni di reinvestire le risorse ottenute dalla Spending review in sanità nel settore stesso, Renzi «è stato prudente» e darà una risposta «nei prossimi giorni», ha riferito invece il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, dopo l'incontro di oggi con il governo.

Il nodo del rifinanziamento della cassa in deroga
Sul tavolo dell'incontro con i rappresentanti delle Regioni anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «È una vera emergenza - ha sottolineato Errani - senza non è possibile gestire questa fase così delicata». Il tema è stato sollevato anche dal Governatore della Lombardia Maroni: «Manca un miliardo, se non arriva, migliaia di lavoratori lombardi saranno licenziati», ha sottolineato, spiegando di «attendere risposte in tempi rapidi».

Maroni:su Expo Governo inadempiente
Il governatore della Lombardia ha criticato l'esecutivo anche sul tema Expo. «Il governo - ha affermato - é inadempiente su molti fronti e Renzi ci ha detto che verrà a Milano» per risolvere i nodi che frenano i lavori di Expo 2015. Maroni ha mostrato una lettera già inviata al presidente del Consiglio a inizio marzo nella quale segnalava gli interventi «necessari e urgenti» per Expo: le infrastrutture (Pedemontana, servizi tpl, Rho-Gallarate, Tangenziale Ovest Milano, bretella e collegamento ferroviario Bergamo-Aeroporto Orio, collegamento a Malpensa, Teem), stanziamenti straordinari per servizi di ricezione, promozione e sanità, potenziamento agenti di polizia.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi