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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 12:28.
L'ultima modifica è del 25 marzo 2014 alle ore 16:30.

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Semplificazione degli adempimenti, con la revisione dei Caf e la dichiarazione precompilata per dipendenti pubblici e pensionati. Riordino dei regimi semplificati, a partire dai minimi. E a cavallo tra riduzione degli obblighi fiscali e lotta all'evasione l'introduzione della fatturazione elettronica tra privati. Mentre sul fronte riscossione si potrebbe mettere mano da subito alla riforma di quella locale.

Sono questi i primi passi con cui far partire l'attuazione delle delega fiscale, almeno secondo il viceministro all'Economia, Luigi Casero. Intervendo in mattinata in audizione in commissione Finanze alla Camera, Casero ha raccolto le indicazioni fornite dai deputati sulle urgenze di una rapida atuazione della delega fiscale e ha illustrato il percorso che l'Economia e il Governo hanno previsto per trasformare la legge delega in una «grande rivoluzione del sistema fiscale», ha precisato Casero.

Quattro vie per l'attuazione
Per adottare i decreti delegati «c'è un anno di tempo, ma chiediamo anche alle Commissioni un confronto veloce ed impegnativo per poter affrontare questi temi. Solitamente, la procedura prevede che il Governo presenti i decreti delegati, che poi vengono valutati dalle Commissioni, ma in questo caso il Governo intende seguire una procedura più partecipativa, coinvolgendo direttamente il Parlamento», ha sottolineato il viceministro. Per questo si partirà con «l'istituzione di gruppi di lavoro tecnici all'interno del ministero dell'Economia sui vari temi della delega fiscale». Ci sarà poi sempre «un confronto diretto col Parlamento in fase di stesura dei provvedimenti», così come il confronto sarà esteso «con le associazioni di categoria interessate» e - per alcuni temi che riteniamo più sensibili - «anche con i cittadini, con l'aiuto di piattaforme telematiche», ha spiegato Casero in commissione Finanze.

Marino (Pd): sì a comitato ristretto per dialogo con Governo su riforma
Nel pomeriggio il presidente della commissione Finanze del Senato Mauro Marino ha aderito alla proposta del viceministro dell'Economia, Luigi Casero, di istituire un Comitato ristretto che possa interloquire con il Ministero per la messa a punto dei decreti delegati di riforma fiscale. Marino ha preannunciato una riunione a breve dell'Ufficio di presidenza della Commissione per una proposta in materia da discutere con l'omologa Commissione di Montecitorio.

I primi passi
Sono almeno trenta i temi individuati da Casero per riscrivere e riordinale le regole del fisco. «Di questi, ha spiegato, molti sono necessari per attivare altri processi di attuazione più complessi e articolati». È il caso della riforma del catasto che per essere ativata ha bisogno di due interventi immediati «semplici e di rapida attuazione come la definizione delle commissioni censuarie e la disciplina del rapporto di collaborazione tra agenzia delle Entrate e del territorio con gli enti locali». Oltre a questi già a maggio si potrebbe partire con le semplificazioni degli adempimenti. A questa andrà collegata la proposta rilanciata dallo stesso premier Matteo Renzi, ovvero di arrivare in tempi rapidi alla dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. «Dichiarazione precompilata che, ha precisato Casero, che se sarà attuata subito potrà debuttare con la primavera del 2015 per l'anno d'imposta 2014». Non solo. Il viceministro, nella replica pomeridiana in commissione Finanze al Senato, ha precisato che con le dichiarazioni dei redditi precompilate sarà possibile evitare «un milione di errori formali». I modelli precompilati riguarderanno circa 18 milioni di dipendenti e pensionati.

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