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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 11:24.
L'ultima modifica è del 25 marzo 2014 alle ore 16:55.

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Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia (Ansa)Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia (Ansa)

Tempi stretti per la proposta del Governo di abbassare gli stipendi dei dirigenti pubblici. «Ci sarà una proposta del Governo», ha confermato il ministro della Pa Marianna Madia in occasione della presentazione di una proposta di riforma della dirigenza ministeriale elaborata dall'Università Bocconi. Madia ha poi chiarito che non è detto che, prima della formulazione della proposta da parte dell'Esecutivo, ci sia un confronto con le parti sociali su questo tema. Sono 85mila gli esuberi nel pubblico impiego? Prepensioneremo, ha risposto il ministro. La Cigli si è detta pronta alla sfida sulla riforma ma ha detto no a tagli lineari .

Camusso: pronti a sfida su riforma ma no a tagli lineari
Intervenendo a Riccione al congresso regionale Cgil Emilia Romagna il segretario generale Susanna Camusso ha ricordato che sia la Cgil che il sindacato di categoria non si sono mai detti contrari a una riorganizzazione del settore. «Bisognerebbe avere un'idea di qual é il progetto - ha aggiunto la sindacalista - non si può avere un'idea al rovescio. Il problema é quanti dipendenti pubblici si tagliano, perché se la si fa così non si sta parlando della riforma della p.a. ma si sta parlando di un altro taglio lineare, del fatto che si può sul lavoro pubblico come sulle pensioni trovare le risorse per tenere insieme un paese che continua a essere uguale a se stesso».

Non sia una gigantesca campagna nomine da parte della politica
Per quanto riguarda i dirigenti, ha spiegato Camusso, «vorremmo evitare che diventi una gigantesca campagna di nomine della politica. L'abbiamo già sperimentata, e oggi già succede in tutta la sanità - ha detto - dove tanta parte delle nomine non solo non avviene in ragione delle competenze e degli obiettivi, ma dell'appartenenza a chi governa».

Madia: firmata circolare su tetto stipendi manager
«Ho firmato oggi una circolare chiarendo che vanno cumulati tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi», ha annunciato in mattinata il ministro. Allo stato attuale il tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici equivale all'emolumento del presidente della Corte di Cassazione. La circolare si applica solo alla Pa e alle società incluse negli elenchi Istat. «Servono regole per non eccedere», ha sottolineato, ribadendo che il Governo presenterà una proposta su questo e «non é detto che proporrà un tetto» di 300mila euro. Madia ha segnalato che «ci sono problemi oggettivi sulle quotate» e che «si può ragionare su una parte fissa e una variabile».

Tavolo con sindacati? Non è detto
«Non è detto che ci saranno dei tavoli, perché abbiamo tempi molto stretti», ha risposto il ministro a chi le chiedeva di un confronto con le categorie del pubblico impiego sulla riforma dello Stato: «non lo so, può anche darsi, ma non per forza. Abbiamo chiesto ai sindacati proposte oltre il piano Cottarelli», ha aggiunto.

Serve la collaborazione dei sindacati
Il ministro ha ricordato come ai sindacati viene chiesto «di aiutarci a trovare risorse per la Pa, in particolare a me sta a cuore mettere risorse sull'entrata di nuove energie, di ragazzi e ragazze che da troppo tempo non riescono ad entrate in modo sano nella Pubblica amministrazione». Quindi, ha continuato Madia, «mi auguro che i sindacati siano i primi a collaborare con noi». Alla domanda se rivedrà le organizzazioni dei lavoratori pubblici una a una, il ministro ha precisato che «tutto dovrà avvenire nel modo più rapido ed efficiente possibile».

Spending review: 85mila esuberi nel pubblico impiego? Prepensioneremo
È un numero e una terminologia sbagliata e distorta anche in riferimento allo stesso piano Cottarelli che ha fatto un lavoro strategico e lo ringrazio». Riferendosi agli 85mila esuberi citati dal piano Cottarelli sulla spending review, Madia ha spiegato: «Proveremo a fare delle uscite con prepensionamenti per immettere energie giovani, vogliamo ringiovanire la Pa». A chi le faceva notare che il piano Cottarelli parla di mobilità obbligatoria, Madia ha risposto: «Io penso a una sana mobilità obbligatoria dove il rispetto è quello del diritto del lavoratore, ma dove non ci siano degli ostacoli burocratici».

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