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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2014 alle ore 14:13.
L'ultima modifica è del 28 marzo 2014 alle ore 14:55.
L'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi è stato prosciolto lo scorso febbraio dalle accuse mosse nel 2010 per la vicenda dei bonifici da 23 milioni partiti dalla banca vaticana e poi sequestrati. Il tribunale di Roma ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura e ha escluso ogni responsabilità del banchiere, che fu "licenziato" dalla Santa Sede su input della Segreteria di Stato il 24 maggio 2012 con un documento di sfiducia in nove punti votato degli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza e firmato da Carl Anderson, membro del consiglio e Supremo Cavaliere di Colombo.
Ora Gotti Tedeschi passa al contrattacco e annuncia azioni legali a tutto campo, con una nota a firma dei suoi avvocati. A inizio 2013 si è appreso che era vicina una pubblica riabilitazione del banchiere che sarebbe dovuta avvenire con un'udienza concessa da Benedetto XVI, incontro che non avvenne mai forse per le sopravvenute dimissioni del papa tedesco. Insomma, la vicenda dello Ior annuncia nuovi clamorosi capitoli. (Ca.Mar.)
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