Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2014 alle ore 20:55.
L'ultima modifica è del 04 aprile 2014 alle ore 11:51.

My24

Disco verde della Camera al ddl che modifica l'articolo 416 ter del codice penale sul voto di scambio politico-mafioso. I sì sono stati 310, i contrari 61. Sul testo, differente rispetto a quello licenziato dal Senato, si è giunti ad un accordo anche con Forza Italia molto critica rispetto al testo uscito dal Senato, tanto che a Montecitorio aveva presentato una valanga di emendamenti, minacciando l'ostruzionismo. A favore anche Sel e Lega. Contrario il M5S (che invece aveva votato a favore del testo licenziato dal Senato lo scorso 28 gennaio). Il provvedimento sul voto di scambio torna ora a palazzo Madama in quarta lettura.

Pene più basse
Grazie all'accordo raggiunto il Comitato dei nove ha varato alcuni emendamenti, poi approvati dall'aula con l'opposizione del Movimento 5 stelle. La norma più contestata è quella che determina un abbassamento delle pene per i politici responsabili del voto di scambio: finora erano equiparati ai componenti dell'organizzazione criminale e puniti con la reclusione da sette a dodici anni, con la nuova norma la pena minima diventa di quattro anni, la massima di dieci.

Le altre norme cancellate
Viene poi eliminato il principio della punibilità del politico «che si mette a disposizione» dell'organizzazione mafiosa. Una norma contestata anche dall'Anm perché considerata troppo generica. «Raccogliamo le preoccupazioni che, con altri, autorevolmente ha avanzato il presidente dell'Anm Sabelli - ha detto Anna Rossomando, deputata del Pd componente della commissione Giustizia alla Camera - ovvero che la norma che finalmente punisce anche lo scambio dell'utilità sia effettivamente e concretamente applicabile nei processi in modo che possano avere un esito. E questa è la ragione della modifica che abbiamo oggi apportato eliminando la parte sulla cosiddetta "disponibilità"».

Ddl al Senato la prossima settimana
Tramontata dunque l'ipotesi del decreto legge, il governo, attraverso il sottosegretario alla giustizia cosimo ferri, si é impegnato a far approvare in via definitiva la legge prima delle elezioni europee del 25 maggio. In base all'intesa raggiunta tra maggioranza e Forza Italia il ddl sarà esaminato al Senato già la prossima settimana. Inoltre, in deroga alla prassi ordinaria, la norma dovrebbe entrare immediatamente in vigore, anziché dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione.

La formulazione attuale
Il testo approvato dalla Camera e messo a punto sulla base dell'emendamento presentato dal relatore, il Pd Davide Mattiello, recita: «Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui la terzo comma dell'articolo 416 bis in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità é punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo comma».

Roberti: su voto scambio ora norma perfetta
Palpabile la soddisfazione della magistratura. Dopo le correzioni della Camera al testo del 416-ter sul voto di scambio «abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia». Lo ha detto all'Ansa Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia a commento del voto di stasera a Montecitorio.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi