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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2014 alle ore 09:25.
L'ultima modifica è del 04 aprile 2014 alle ore 18:51.

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Manca un anno all'Expo 2015, evento che vedrà Milano al centro del mondo, e domenica inizia il Vinitaly: è forse il momento migliore per raccontare anche il vino di Milano.
Proprio così, il vino di Milano: forse molti non sanno che in provincia di Milano esiste una zona vitivinicola, un territorio con 2 denominazioni riconosciute, la DOC San Colombano al Lambro e l'IGT Collina del Milanese.

I Colli di San Colombano, su cui vi sono i vigneti, sono alti circa 75 m e spuntano nel mezzo della Pianura Padana, 40 km a sud di Milano, a 30 km da Pavia e 15 da Lodi.
Sono 5 i comuni che fanno parte della denominazione, Graffignana e Sant'Angelo Lodigiano in provincia di Lodi, Miradolo Terme e Inverno Monteleone in provincia di Pavia e San Colombano al Lambro, forse il più importante, in provincia di Milano.
La viticoltura nel territorio ha origini antichissime: la tradizione popolare ci tramanda che fu il frate irlandese Colombano, insieme ai suoi seguaci, a portare ed insegnare la coltivazione della vite.

I vitigni più coltivati sono Croatina, Barbera, Uva Rara e Pinot Nero, a bacca rossa, e Chardonnay, Riesling, Malvasia e Verdea, a bacca bianca.
La Verdea, in particolare, di probabili origini toscane, è presente nel territorio da così tanti secoli da potersi considerare vitigno autoctono.
Tra i produttori della zona, circa una decina, come sempre ne presento due: Nettare dei Santi e Pietrasanta Vini e Spiriti.
La prima, Nettare dei Santi, la cito volentieri per un'interessantissima iniziativa presa in funzione dell'Expo: è stato dedicato un vino alla manifestazione, con l'etichetta realizzata in 42 lingue diverse !

Nettare dei Santii – San Colombano al Lambro (MI)
L'azienda è oggi condotta da Gianenrico Riccardi, coadiuvato dal papà Enrico.
Nettare dei Santi gestisce 30 ettari di vigneto, con una produzione annua di 750.000 bottiglie, divise su 25 etichette.
E' stata creata nel 1948 dal nonno di Gianenrico, Franco Riccardi, grandissimo atleta, in grado di vincere ben 4 medaglie olimpiche nelle Olimpiadi del 1928,1932 e 1936: 2 ori ed un argento nella gara di spada a squadre, a cui si aggiunge l'oro di Berlino 1936 nella spada individuale.
La posizione particolare in cui è sita, sui colli in mezzo ai vigneti, la rendono meta di visitatori ed appassionati, per cui l'azienda è sempre aperta, domenica compresa. La vendita diretta, grazie anche a degustazioni e visite organizzate, ha quindi un'incidenza significativa sul fatturato.
Un'altra particolarità è la vocazione alla produzione di bollicine: tra queste spicca il Domm, un Brut Metodo Classico Millesimato, che ho degustato volentieri.

Domm 2010 Brut Metodo Classico Millesimato
E' un uvaggio di Chardonnay, 80%, e Pinot Nero, 20%
Il tenore alcolico è del 12,5 %.
La produzione di circa 13.500 bottiglie.
Dopo la vendemmia manuale, le uve sono vinificate in acciaio.
Rifermentazione e affinamento in catasta sui lieviti per almeno 30 mesi.
Dopo l'abbondante spuma iniziale, nel bicchiere è di un bel colore giallo paglierino, dai riflessi dorati.
I profumi sono delicati e di buona intensità, con prevalenza di sentori floreali e fruttati, anche di frutta esotica.
Note burrose e di pasticceria
In bocca è gradevole, di buona persistenza, sapori fruttati e piacevole retrogusto finale.
Sicuramente un vino adatto per un aperitivo, è un vino conviviale, che è possibile proporre anche a tutto pasto.
Prezzo in enoteca: 14 Euro

Pietrasanta Vini e Spiriti – San Colombano al Lambro (MI)
La famiglia Pietrasanta è un'antica famiglia milanese, il cui cognome sembra derivi addirittura da un'abitudine di S.Ambrogio, Vescovo di Milano, che spesso si sedeva su una pietra all'ombra di un grande albero sito davanti alla loro casa, tanto che gli abitanti dei dintorni iniziarono a chiamarli "Quelli della pietra santa".
Dal 1800 sono proprietari di una piccola azienda vitivinicola a San Colombano al Lambro, sita nei rustici di una casa risalente alla metà del '700.
Le prime bottiglie con etichetta risalgono agli anni '50.
L'attuale conduttore, Carlo Giovanni Pietrasanta, è il primo membro della famiglia che si dedica esclusivamente al vino, facendone non più un hobby o una seconda attività, ma una ragione di vita.
Carlo è molto impegnato anche nel versante della promozione del territorio, tanto da essere dal 1997 il Presidente del Movimento Turismo del Vino per la Lombardia.
L'azienda, una tipica cantina familiare, produce circa 20.000 bottiglie all'anno, su 8 etichette, a fronte di circa 5 ettari di vigneti.

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