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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2014 alle ore 21:09.
L'ultima modifica è del 17 aprile 2014 alle ore 08:39.

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Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan «ha comunicato alla Commissione europea che il Programma di Stabilità incluso nel Documento di Economia e Finanza (Def) 2014 contempla uno scostamento dall'obiettivo di medio periodo della finanza pubblica». Lo si legge in una nota del Tesoro in cui si aggiunge che «il Vice-presidente Siim Kallas, che svolge le funzioni di Commissario agli affari economici e monetari, ha già risposto alla comunicazione del ministro Padoan. Entrambe le comunicazioni - prosegue la nota - sono state trasmesse questa sera dal ministro Padoan ai presidenti delle commissioni Bilancio delle Camere e per conoscenza ai presidenti delle stesse».

Lettera a Ue: rinvio pareggio circostanze eccezionali

Nella lettera, pubblicata dal Tesoro sul suo sito istituzionale insieme anche alla risposta tornata indietro da Bruxelles, il governo spiega di aver deciso di accelerare il pagamento di ulteriori 13 miliardi di debiti della Pa che peseranno sul rapporto debito/Pil 2014. Perciò «in linea con la clausola delle "circostanze eccezionali"» stabilite per legge, devierà «temporaneamente» dagli obiettivi del pareggio di bilancio (rinviati dal 2015 al 2016, ndr).

Bruxelles: valuteremo percorso aggiustamento
La Commissione Ue «prende atto della deviazione temporanea annunciata dagli obiettivi di bilancio e il rinvio fino al 2016 dell'obiettivo a medio termine (il pareggio)». È la risposta alla lettera di Padoan da parte dell'esecutivo di Bruxelles che «valuterà il percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine».

Scontro Brunetta-Boldrini sulla lettera alla Ue
La lettera alla Ue è stato oggetto di polemiche oggi nella conferenza dei capigruppo, convocata per decidere i tempi per la votazione del Def. La riunione è stata sospesa dopo che la presidente della Camera Laura Boldrini ha abbandonato la riunione a causa di un violento scontro con Renato Brunetta. Il capogruppo di Fi protestava proprio per la mancata trasmissione al Parlamento della lettera che ieri, in audizione, il ministro all'Economia Pier Carlo Padoan ha detto di aver inviato alla Commissione europea per informarla che nel Def il governo ha rinviato di un anno il pareggio strutturale di bilancio. E Brunetta, in serata, malgrado la diffusione del testo della missiva, non ci sta comunque: «la lettera alla Ue è confusa e la risposta è imbarazzata»

Domani il voto delle Camere sul Def
Il Def, che ha avuto oggi il via libera delle comissioni bilancio di Camera e Senato, sarà da domani all'esame dell'Aula di Montecitorio e di Palazzo Madama. Le votazioni saranno due: una a maggioranza assoluta sul rinvio del pareggio di bilancio, l'altra a maggioranza semplice sul Def. E l'attenzione di Renzi è soprattutto sui numeri di Palazzo Madama visto che dovranno essere presenti 161 senatori per la maggioranza assoluta. L'ordine di scuderia è: tutti in aula.

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