Notizie ItaliaEcco come si proclama un santo. I casi Roncalli e Wojtyla
Ecco come si proclama un santo. I casi Roncalli e Wojtyla
16 aprile 2014
La causa di Giovanni Paolo II
Il grido "Santo subito" che si levò da piazza San Pietro durante i funerali di Giovanni Paolo II è stato accolto in pieno dalla Chiesa che ha reso più spedito possibile l'iter di canonizzazione di papa Wojtyla, proclamato beato dal suo successore Benedetto XVI il 1° maggio del 2011. Papa Wojtyla diventa quindi santo in tempi ultrarapidi, a soli nove anni dalla morte. Questo è stato possibile perché la causa ha avuto due facilitazioni: la prima è che Benedetto XVI ha subito concesso la dispensa dai cinque anni di attesa prescritti, quindi la causa ha avuto inizio quasi immediatamente dopo la morte del papa polacco. La seconda è stata una sorta di corsia preferenziale: avendo avuto la deroga, la causa – ha spiegato il prefetto della Congregazione per le Cause dei santi Angelo Amato - si è trovata senza una lista d'attesa davanti, per cui ha potuto procedere senza l'impedimento di altri procedimenti in corso. La rapidità della causa è quasi da record per la Chiesa, perché solo Sant'Antonio da Padova ha fatto più in fretta. Un iter altrettanto veloce, nel recente passato, fu quello di padre Pio, beatificato nel maggio del 1999 e proclamato santo nel giugno del 2002.
Racconta il cardinale Ruini che moltissimi porporati "firmarono una petizione perché il nuovo papa, non ancora eletto, consentisse a derogare dai 5 anni per l'inizio della causa di beatificazione di papa Wojtyla". "Entrando in Conclave - ha rivelato l'ex vicario per la diocesi di Roma - mi fu consegnata una lettera firmata da moltissimi cardinali, che si univano alla richiesta del popolo perché si avviasse subito il processo di canonizzazione di Giovanni Paolo II". "Ricordo – ha spiegato ancora il porporato - quanta impressione avevano fatto le parole dell'allora cardinale Ratzinger nell'omelia per le esequie del papa, quando indicando la finestra del Palazzo Apostolico dove si era affacciato per ventisette anni ogni domenica, aveva detto che Giovanni Paolo II ci guardava dalla finestra del cielo e pregava ancora per noi". In pratica una canonizzazione annunciata proprio da quello che sarebbe stato il suo successore. Ruini ha anche detto di essere rimasto colpito nel vedere quanti in piazza San Pietro si erano messi in fila per dare un ultimo saluto e poi nella stessa piazza, l'8 aprile, avevano chiesto che Wojtyla fosse proclamato "Santo subito". "Ho capito - ha confidato - quanto fosse comune e profondo il sentire della gente: per loro il papa era già santo". Da questa presa d'atto è iniziato dunque l'iter della causa, che si è conclusa con il riconoscimento del miracolo di guarigione della suora francese Marie Simon Pierre Normand dal morbo di Parkinson e culminato con la celebrazione solenne della beatificazione il 1° maggio 2011 (oltre un milione di fedeli giunti a Roma per l'occasione).
Proprio alla sera stessa della beatificazione risale il miracolo servito alla canonizzazione del papa polacco. Una guarigione riconosciuta come inspiegabile di una donna del Costa Rica, Floribhet Mora, colpita da una grave lesione cerebrale. In seguito alla guarigione di questa donna, la sua famiglia si sarebbe riavvicinata alla fede e numerose conversioni si sarebbero verificate tra i testimoni del fatto. Il passaggio fondamentale per la canonizzazione è arrivato lo scorso 23 aprile, con il "sì" della commissione medica; poi a luglio la Congregazione per le Cause dei santi aveva riconosciuto il miracolo per l'intercessione del pontefice polacco. Infine lunedì 30 settembre, nel corso del Concistoro ordinario pubblico, papa Francesco ha firmato il decreto per la canonizzazione. (M. Do.)
