Come cambiar vita e fare business in campagna
La ricerca di un altro stile di vita, un ritmo diverso, il desiderio di un sano e diretto contatto con la natura, il recupero delle tradizioni, la voglia di creare una comunità solidale. Sono vari e intrecciati i motivi che spingono individui e gruppi verso il "ritorno" alla campagna. Dalle iniziative personali fino agli ecovillaggi, ecco alcuni esempi di quando il "luogo ameno" ispira una svolta (e fa nascere nuove attività).
di D. Aq.
8. Vivere in campagna / Il villaggio di Torri superiore

Tre corpi principali con più di 160 stanze, collegate da un intricato tessuto di scale a passaggi, il villaggio medievale di Torri Superiore risale al XIII secolo ed è un piccolo borgo arroccato a pochi chilometri da Ventimiglia. A lungo abbandonato (vi abitava solo una famiglia), è stato pian piano recuperato a partire dagli anni '80, grazie a una coppia che ne ha acquistato una parte e avviato un progetto che ha coinvolto altre persone. L'eco-villaggio, una ventina di abitanti, è oggi aperto al turismo e all'ospitalità, e luogo per corsi, incontri e programmi di educazione ambientale. Vi si affianca anche la coltivazione di orti e frutteti, e piccoli allevamenti. C'è l'Associazione culturale Torri Superiore, fondata nel 1989 per sovrintendere al restauro del villaggio e alla creazione dell'ecovillaggio, del centro culturale e della comunità residente. E la Società cooperativa Ture Nirvane, fondata nel 1999, che gestisce le attività eco-turistiche e coordina il programma di corsi, seminari e delle altre attività culturali.
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