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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2014 alle ore 06:38.
Ministri e Servizi segreti faranno una scrematura degli atti da declassificare per cui quelli riguardanti persone ancora vive, fonti o confidenti dello Stato che alcune rivelazioni potrebbero esporre a pericolo di vita saranno forse coperti da omissis.
Per Beppe Grillo quella di Renzi è «la solita cinica televendita per dire qualcosa di sinistra» poiché il segreto di Stato sulle stragi non esiste, le carte sono state tutte consultate nei processi. Secondo il vicecapogruppo del Pd alla camera Gero Grassi, invece, «la declassificazione di molti atti relativi a capitoli tragici e irrisolti della nostra storia è un gesto significativo di rottura con il passato, con il quale il governo di Matteo Renzi dimostra la volontà dello Stato di stare dalla parte delle vittime». Per Minniti l'aspetto rilevante dell'attuazione della legge del 2007 è soprattutto nel «riconoscimento degli archivi dell'intelligence come patrimonio a disposizione degli studiosi, del mondo dell'informazione e di tutti i cittadini».
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La «declassificazione»
IL SEGRETO DI STATO
Il segreto di Stato è un vincolo posto dal Presidente del Consiglio – mediante apposizione, opposizione, o conferma dell'opposizione – su atti, documenti, notizie, attività, cose e luoghi la cui conoscenza può danneggiare gli interessi dello Stato. Il segreto di Stato impedisce all'Autorità giudiziaria l'acquisizione e l'utilizzazione delle notizie sulle quali è apposto. Si differenzia dalle classifiche di segretezza, la cui attribuzione ha natura di atto amministrativo, che non sono opponibili all'Autorità giudiziaria
LE STRAGI
Il premier ha firmato ieri la direttiva che dispone la declassificazione, «della documentazione relativa a gravissime vicende», vale a dire degli atti riguardanti le stragi di Ustica (in foto il Museo per la Memoria con la ricostruzione dell'aereo), Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna, rapido 904. Fatti che hanno insanguinato l'Italia negli anni '70 e '80 (al 1969 risale la bomba alla banca dell'Agricoltura a Milano). Le carte saranno riversate nell'Archivio di Stato
L'ATTO DEL GOVERNO
Il governo ha tolto i 4 livelli di classificazione («riservato», «riservatissimo», «segreto», «segretissimo»), non il segreto di Stato, che sulle stragi degli anni '70 e '80 non era stato apposto perché, ha spiegato il sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti, «il segreto di Stato viene apposto dal governo di fronte a questioni che, se rivelate, minaccerebbero la sicurezza nazionale. Ma per legge tutti i reati che fanno riferimento a stragi, mafia e terrorismo non possono essere sottoposti a segreto di Stato».