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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2014 alle ore 08:11.

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Come? Con le riforme strutturali che richiedono molti anni prima di dare qualche frutto?
Sì, più riforme sicuramente ma non basta: bisogna aumentare gli investimenti produttivi che restano a livelli estremamente bassi. In Francia sono crollati.
Cosa può fare la Bce per aiutare la crescita? Si parla tanto di misure non convenzionali per aumentare i prestiti alle Pmi nell'Eurozona periferica, ma basterà fare solo questo?
L'euro è troppo forte e questo non aiuta le imprese europee costrette a competere con chi proviene da Paesi che hanno svalutato. In questo vedo il rischio di deflazione nell'Eurozona: le imprese stentano ad essere competitive fuori dall'Europa e quindi sono costrette a competere sui prezzi tra di loro all'interno dell'Eurozona e questo aumenta il rischio della deflazione. Un modo per evitare tutto questo è il QE che deve servire a indebolire l'euro. Ma non è facile: l'Europa ha un enorme surplus delle partite correnti mentre gli Usa sono in deficit. La Bce dovrebbe fare di più: il bilancio della Bce e quello della Federal Reserve sono oramai uguali in termini di Pil.
Il QE non è immediato e non è certo. Intanto il debito/Pil, tra rischio deflazione e bassa crescita, è un problema, non crede?
In Europa il primo rischio resta il debito/Pil, in Italia e Spagna. Anche la Francia con il suo rapporto attorno al 95% non è fuori pericolo. Quando guardiamo la dinamica del debito/Pil, dobbiamo concentrarci sulla differenza tra il costo del debito (la spesa per interessi) e la crescita nominale. Il Pil non cresce abbastanza in Italia. La Bce deve abbassare i tassi ma in prospettiva le riforme strutturali sono più importanti perché aumentano la crescita, così lo spread tra spesa per interessi e crescita nominale si stringe. L'Italia deve crescere più dell'1% e mantenere per anni un alto avanzo primario. L'Italia deve assolutamente sfruttare questo momento di positività sui mercati, cogliere al volo questa opportunità. Migliorare la competitività, dare impulso alle esportazioni con un euro più debole. Se riusciamo a fare questo nella zona dell'euro, allora le nostre imprese potranno agganciarsi al ciclo economico globale.
@isa_bufacchi
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LA SOCIETÀ
Gestione del patrimonio
Natixis Global Asset Management è una delle prime 15 società di gestione a livello mondiale in termini di patrimonio in gestione
Parigi e Boston
La società ha due quartieri generali a Parigi e Boston e il suo business è distribuito dall'America all'Asia passando per l'Europa
Il portafoglio
Il patrimonio in gestione complessivo di Natixis Global Asset Management è pari a circa 629 miliardi di euro (al 31 dicembre 2013)
L'assetto societario
La società fa parte di Natixis, quotata alla Borsa di Parigi e controllata da BPCE, il secondo più importante gruppo bancario in Francia

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