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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2014 alle ore 16:48.
L'ultima modifica è del 30 aprile 2014 alle ore 09:44.

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La premier slovena Alenka Bratusek. (Afp)La premier slovena Alenka Bratusek. (Afp)

Nella vicina Slovenia si avvicina la crisi di governo, con più che probabili nuove elezioni anticipate, dopo la sconfitta della premier Alenka Bratusek, 44 anni, al recente congresso del suo partito Slovenia Positiva, dal quale è uscito vincitore per la segreteria il suo avversario, il sindaco di Lubiana Zoran Jankovic, 61 anni, una vecchia volpe della politica locale che dopo guai giudiziari e polemiche con i media sembrava aver imboccato il viale del tramonto. E invece Jankovic, imprenditore di successo e proprietario della catena Mercator, ha vinto alla grande la presidenza del partito e, dopo appena 13 mesi di governo Bratusek, la prima donna primo ministro del Paese, la Slovenia si avvia alle elezioni anticipate.

Al termine di un colloquio oggi con il presidente della repubblica Borut Pahor, Bratusek - pur non annunciando le sue immediate dimissioni - ha detto che elezioni anticipate sono
ormai inevitabili. «Difficilmente il governo potrà andare avanti per molto», ha aggiunto la premier, che si è dimessa dal suo partito.

La vittoria al congresso del partito Slovenia positiva di Zoran Jankovic ha gettato le basi di una crisi ormai inevitabile. I partiti della coalizione non intendono appoggiare un eventuale governo guidato da Zoran Jankovic, che ha guai con la giustizia: è stato accusato, tra l'altro di abuso d'ufficio. La Borsa ha accusato il colpo.

«L'ultima crisi politica slovena arriva in un momento difficile per il Paese alpino, dove i sondaggi suggeriscono una scena politica interna molto frammentata, mentre il Paese sta ancora lottando per attuare un programma anticrisi difficile che passa attraverso il superamento della crisi bancaria e finanziaria che ha pesato duramente sullo Stato dal 2011», ha commentato Timothy Ash, un analista di Standard Bank. Non solo. Janez Janša, leader dell'opposizione ed ex premier, lunedì è stato condannato a due anni per corruzione.

«Il primo ministro Alenka Bratusek ha perso la battaglia per la dirigenza del Ps (Slovenia Positiva) in una votazione dei delegati del suo partito avvenuta venerdì 25 aprile, contro il sindaco di Lubiana Zoran Jankovic che ha guadagnato la maggior parte del sostegno per guidare il partito. Tuttavia, mentre un crollo della coalizione di governo, elezioni anticipate e stallo delle riforme e privatizzazioni sembrano probabili, ritengo difficile vedere conseguenze maggiori oltre a un repricing del credito negativo» ha detto Peter Attard Montalto, analista di Nomura. «I fondi trovati sul mercato e la pulizia del settore bancario rendono uno scenario negativo nel breve e medio periodo molto improbabile, anche se i problemi di più lungo periodo sono ovviamente aumentati», conclude Attard Montalto invitando a non drammatizzare ma nemmeno a sottovalutare le difficoltà di un Paese che continua a giocare con la crisi.

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