Pazzi per il green/1, consigli per chi vuole darsi al golf
Quanto segue non interesserà chi golfista lo è già. Ma poiché la curiosità intorno al golf è tanta, anche grazie a personaggi come Tiger Woods, Bubba Watson, Matteo Manassero, e testimonial involontari del mondo del calcio, da Alessandro Del Piero a Gianluca Vialli e Cesare Prandelli o attori come Claudio Amendola, che lo hanno portato alla notorietà anche da noi, ci rivolgiamo qui ai tanti potenziali golfisti cercando di smontare un preconcetto diffuso: per giocare a golf non è necessario essere Paperon de' Paperoni. Anzi, per i neofiti le porte sono più aperte che mai.
di Carolina Durante
3. Pazzi per il green / la tessera della federazione
(Corbis)
Per giocare a golf, in Italia, bisogna possedere la tessera della Federazione italiana golf o di una federazione straniera riconosciuta. Non è richiesta se ci si limita a rimanere sul campo pratica – l'area dove si apprendono le basi del gioco e dove ci si allena – mentre è necessaria per accedere al percorso. Costa 75 euro all'anno (20 euro per gli juniores) e per ottenerla bisogna essere soci di un circolo oppure iscriversi direttamente al tesseramento libero.
L'esborso iniziale è quindi molto contenuto, anche perché il panorama si è arricchito negli ultimi anni di un'offerta varia per tutte le esigenze. Il problema potrebbe presentarsi semmai per i potenziali golfisti in alcune zone dove la diffusione degli impianti è ancora scarsa: in Calabria, ad esempio, vi sono solo quattro strutture in attività (tre percorsi di 9 buche e un campo pratica), cosa che spiega perché, in tutta la regione, vi siano solo 208 golfisti. Nessun problema invece per gli abitanti delle grandi città del Nord e Centro Italia, che nella maggior parte dei casi hanno a disposizione diverse opzioni.
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