Renzi: il prossimo anno cambia la dichiarazione dei redditi, addio a 740

Renzi sferza la ricerca. «Noi da voi ci aspettiamo un Nobel, dobbiamo puntare lì, a noi nessun traguardo è precluso. L'Italia deve smettere di fare sogni piccolini», ha detto il presidente del consiglio, in visita a Genova all'Istituto Italiano di Tecnologia. «Quello che ho visto -ha aggiunto rivolgendosi alle centinaia di ricercatori presenti- rende orgogliosi di appartenere alla comunità degli italiani e anche alla comunità degli umani. In questi casi -ha sottolineato- i politici dicono "che bravi" ma io voglio dire che non ci basta. Il mio è un riconoscimento ma anche uno stimolo: se siete qua non c'è spazio per chi si accontenta».

Addio alla dichiarazione dei redditi con il 740
Il futuro passa anche dal Fisco. Il presidente del consiglio, in visita oggi a Genova ha annunciato: «Il 740, fortunatamente per loro, non ce l'hanno negli altri paesi e non l'avremo nemmeno noi, perché dal prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazioni dei redditi».

Il premier: nessun traguardo ci è precluso
Secondo il capo del Governo l'Italia ha davanti un futuro straordinario, bisogna crederci. Renzi ha stigmatizzato «il rancore di questi giorni, questo continuo insultarsi, dirsi che non c'è futuro, che è tutto finito: noi siamo la costruzione del futuro che c'è». Per l'Italia, ha detto Renzi ai ricercatori all'Istituto Italiano di Tecnologia «dobbiamo smettere di fare sogni piccolissimi». E ha aggiunto: «Noi da voi ci aspettiamo un nobel, dobbiamo puntare lì, a noi nessun traguardo è precluso.

Le fabbriche sono il futuro
Il futuro parte dall'industria. «In Italia - ha ricordato il capo del Governo - le fabbriche sono il luogo del futuro e non il luogo del passato. Noi politici dobbiamo avere il coraggio di raccontare e costruire un futuro possibile. In questi mesi si sente urlare che no c'é futuro. Non é vero, ma perché il futuro ci sia bisogna essere concreti e oggi sigliamo un accordo importantissimo su Ansaldo Energia». «Non è vero il sogno di chi pensa che l'Italia debba essere solo un parco a tema. L'Italia deve imparare a gestire meglio le proprie strutture culturali ma deve essere anche leader nella produzione industriale».

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