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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2014 alle ore 14:49.
L'ultima modifica è del 08 maggio 2014 alle ore 14:54.

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Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, dopo aver consultato la Lega Calcio, l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e i rappresentanti provinciali delle forze di polizia, ha fissato l'orario d'inizio della partita Roma-Juventus di domenica 11 maggio alle 17.45. La decisione era attesa. Dopo gli scontri del 3 marzo fuori dallo stadio Olimpico in occasione della finale della Coppa Italia con il ferimento di un tifoso napoletano in gravissime condizioni al policlinico Gemelli, la prefettura ha deciso di anticipare di tre ore il fischio di inizio della partita, inizialmente previsto per le 20,45. Una misura presa già altre volte per motivi di ordine pubblico. Si temono domenica infiltrazioni di ultras napoletani in cerca di «vendette» contro i romanisti. Di qui l'opportunità di non far svolgere il match in notturna.

Malagò: «Ci adeguiamo, anche se non è mai bello cambiare in corsa»
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato così la decisione del Prefetto di Roma: «Ci Adeguiamo, anche se quando uno deve cambiare qualche cosa già in corso d'opera non è mai una bella cosa. È chiaro che probabilmente si é fatta una valutazione che porta dopo a risolvere un problema anziché averne qualcun altro».

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