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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2014 alle ore 16:36.
L'ultima modifica è del 12 maggio 2014 alle ore 22:19.

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E in merito alla cosiddetta «cupola» legata agli appalti di Expo 2015 ha spiegato: «Non ho mai parlato con questi personaggi» coinvolti nell'inchiesta su Expo, «né ci avrei mai parlato: sarebbe un'ingenuità avere relazioni con personaggi tristemente noti sul territorio lombardo, e non solo». Il commissario ha poi ribadito: «Sto a quello che dice la Procura - ad oggi le gare apparentemente non sono state condizionate, ma l'attenzione è alta».

«I controlli e il sistema di verifica di Expo sono molto importanti» ha proseguito Sala spiegando: «non sono riuscito a organizzare una gara senza avere ricorsi». L'8 maggio, ha ricostruito il commissario, «presso i nostri uffici si sono presentati gli ufficiali di polizia giudiziaria che, su richiesta della Procura, mi hanno sottoposto un ordine di esibizione documenti. Abbiamo consegnato documentazione sugli atti delle gare, le cui trattative sono già concluse».

E sugli appalti non sensibili ha chiarito: «Si è ritenuto che alcuni appalti non rientrassero tra le attività sensibili e che fosse necessario semplificare le procedure amministrative» sottolineando che «i contratti per gli allestimenti ad una cifra inferiore di centomila euro erano esentati dalle verifiche antimafia, così come quelli inferiori ai 150 mila euro per l'organizzazione di eventi».

Parlando poi della manifestazione, ha poi aggiunto «Per Expo2015 è realistico il target di 20 milioni di visitatori e di 24 milioni di ingressi». «Dodici milioni di visitatori - ha spiegato Sala - verranno dall'Italia e 8 dall'estero: la media stimata é di 130mila visitatori al giorno, con picchi di 250mila». Sala stima la vendita, prima dell'estate 2015, di «quattro milioni di biglietti».

Il commissario ha chiarito che i lavori per la realizzazione dell'Expo «sono in una fase abbastanza avanzata di infrastrutturazione dell'area» che si estende ha ricordato per un milione di metri quadrati, e che ospiterà i padiglioni di 147 Paesi. Il bilancio riferito alla fine di aprile riporta un avanzamento dell'83% per quanto riguarda «la rimozione delle interferenze per la piastra». E al 50% per la realizzazione della cosiddetta piastra. Sala ha inoltre riferito che «i lavori hanno risentito nell'ultima fase, come principale problema del maltempo che ha allagato gran parte dei cantieri tra gennaio e febbraio». Contrattempi ai quali si è cercato di ovviare con turni di lavori prolungati di 20 su 24 ore e di semplificazioni progettuali.

La «realizzazione costerà un miliardo e 300 milioni di euro, ma l'investimento italiano rientrerà perchè è bilanciato da altri investimenti, dalle aziende partner (che metteranno 400 milioni di euro) e dai Paesi che parteciperanno (circa un miliardo di euro)».

In conclusione l'auspicio di Rosy Bindi: «La legge sugli appalti pubblici va cambiata - ha detto la presidente dell'Antimafia - , perche' le gare al ribasso e la possibilita' di subappalti consentono sia infiltrazioni di carattere mafioso sia pratiche corruttive». Per la Bindi è «un bene la presenza del commissario Anticorruzione ma è anche necessario che ci siano piu' forze dell'ordine, piu' task force che controllano tutta la fase di svolgimento dei lavori. Piu' che le regole -ha ribadito la presidente della bicamerale di palazzo San Macuto- e' necessario che venga intensificata la presenza di coloro che sono in grado di controllare».

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