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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2014 alle ore 17:14.
L'ultima modifica è del 13 maggio 2014 alle ore 18:01.

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«C'è una rapina in corso. Deve essere fermato tutto, perché qui balleranno ancora 4-5 miliardi. È tutta gente che va perseguita, non solo i barboni della tangente da 10-15 mila euro, ma i leader politici». Lo ha detto Beppe Grillo, nel corso di una conferenza stampa a Milano sui fatti relativi ad Expo2015. È «un'associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro pubblico» ha dichiarato Grillo denunciando quella che ha definito «la grande abbuffata« sull'Expo 2015».

Secondo il comico genovese «l'Expo non è stato costruito per dare un'immagine all'estero dei migliori prodotti italiani. L'hanno fatto per riciclare denaro pubblico. È un sistema tutto a debito che si alimenta così». Poi, una battuta, sulla 'cupola degli appalti' emersa dalle indagini condotte dalla procura di Milano: «Ne fanno parte un uomo d'affari, un notaio, un commercialista e dei politici. È un'associazione a delinquere ma non c'è nemmeno un delinquente». E la promessa: «Sarà una guerra. Con l'Expo ci daremo un giro di vite. Altro che andare avanti. È una grandissima puttanata».

«La politica si indignerà perché vogliamo fermare tutto. Allora per par condicio dovremmo farci arrestare anche noi» ha detto il comico genovese, fondatore del Movimento 5 Stelle rivendicando l'obiettivo di governare il Paese. Grillo ha ribadito che se il Movimento 5 stelle «prenderà qualche deputato in più del Pd» andrà da Giorgio Napolitano per chiedergli di sciogliere le Camere e andare al voto. «Non sarà un voto a un programma, ma un voto politico: o noi o loro» ha affermato. «Noi peggio di questi non potremmo mai fare, avremmo anche il diritto di andare a governare e cambieremo questo Paese dalle radici». I politici finora «hanno fallito», ha concluso, «noi siamo il piano B». E in caso di vittoria rilancia: «non voglio lanciare nessuna cosa altrimenti mi accusano di attentato alla sicurezza», ma «vado da solo a Roma a fare una gita. Poi se qualcuno vuole venire viene, ma io non dico nulla; chissà saremo un milione... andremo a chiedere a questo signore di spostarsi a Cesano Boscone»per avere nuove elezioni.

Quanto alla supervisione degli appalti di Expo affidata al presidente dell'autorità nazionale anti-corruzione, Raffaele Cantone, «arriva il supercommissario - ha ironizzato l'ex comico - che è supercommissario alla corruzione. Lui stava all'ufficio dove prendeva anche uno stipendio, ora è un commissario che va a commissariare un commissario. Il commissario che doveva commissariare prima, invece, dice che lui non è accordo. Ci vuole uno psichiatra» . Grillo ha criticato anche il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. «Il commissario ha detto che non ha preso niente ma che non si è accorto», ha sostenuto con riferimento all'inchiesta della Procura di Milano.

Se in Italia non c'è il fascismo, il merito è soprattutto dell'M5S, ha rivendicato Grillo in corso della conferenza stampa: «I fascisti ci sono in Ungheria, in Grecia, in Scandinavia ma non in Italia. Se il fascismo e il nazismo non ci sono in Italia, il merito è dell'M5S che ha portato 10 milioni di Italiani alle lezioni e non siamo andati in piazza a spaccare tutto».
Grillo ha spiegato di aver accettato l'invito di Porta a Porta proprio per far capire agli italiani la sua natura: «Molti italiani pensano che sia Hitler. Vado da Vespa per convincerli che non è così», ha detto aggiungendo: «Mi accusano anche di essere populista. Il populismo è la parte più nobile della politica».

E commentando la mosse del premier Renzi e l'appoggio del Governo all'Esposizione universale di Milano che aprirà i battenti nel 2015 ha ironizzato in maniera colorita: «Renzi ci mette la faccia, gli italiani ci mettono il culo. L'ebetino lo capisci dalla faccia chi è. Possibile che non capiate che c'è una differenza tra un bamboccio ed un uomo? Lo abbiamo avuti tutti a scuola uno che appena parlava gli davi uno scappellotto».

Secondo il comico genovese, arrivato anch'esso a Milano nello stesso giorno di Renzi per dire la sua sull'Expo 2015, «la politica deve essere fatta di persone oneste, non di chi ci mette la faccia come Renzi. Se l'ebetino mette la faccia sull'Expo così come l'ha messa sul job act e sulla legge elettorale meglio toccarsi».

Non è mancato l'attacco a Silvio Berlusconi: «Questo nano gira per curare i suoi interessi. Vi pare normale che sia condannato a fare 4 ore alla settimana in un istituto? È un investimento. Questa salma gira e promette dentiere. Sono palle alle quali non crede neanche più. Vuole salvarsi il culo perché le sue aziende stanno crollando. La pubblicità sta passando sulla rete».

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