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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2014 alle ore 13:10.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2014 alle ore 16:17.

L'amministratore delegato uscente di Finmeccanica, Alessandro Pansa (Ansa)L'amministratore delegato uscente di Finmeccanica, Alessandro Pansa (Ansa)

Pansa in conclusione ha rivendicato il fatto che in Finmeccanica, a partire dal board, tutti hanno «lavorato con passione, trasparenza e coraggio» per rimettere in carreggiata il gruppo e ha incassato un applauso sostenuto dalla platea dei soci.

Dopo l'Eni anche l'assemblea di Finmeccanica ha bocciato la proposta del ministero dell'Economia di introdurre una clausola di onorabilità nello statuto societario e «connesse cause di ineleggibilità e decadenza» dei membri del cda in caso di condanna anche non definitiva per una serie di reati. La proposta del Tesoro ha ottenuto il 66,1% di sì, mentre il 32,37% ha votato no. Per un via libera alla proposta, secondo lo statuto di Finmeccanica, era necessario un quorum del 75% del capitale presente.

L'amministratore delegato uscente è tornato a difendere, nella sua ultima assemblea da numero uno, la scelta di cedere il settore dei trasporti, ma naturalmente fa capire che il nuovo gruppo dirigente potrebbe cambiare strada dato che «ogni cda é sovrano». «Il ferroviario» di Finmeccanica, ha evidenziato Pansa riferendosi ad AnsaldoBreda in risposta alle domande degli azionisti - «ha una struttura produttiva incontestabilmente non efficente». Pansa ha poi rimarcato con «non esistono al mondo aziende che sommino settori privi di complementarietà tecnologiche», come sono, ad avviso del top manager, l'aerospazio e difesa e il ferroviario. Pansa ha concluso dicendo che il cda uscente «ha fatto chiarezza» su quello che dovrebbe essere il destino del settore ferroviario e cioé il deconsolidamento, ma «ogni cda - ha osservato riferendosi a quello entrante - é sovrano e nessuno ha il monopolio delle idee».

Quanto a Drs: «Drs é stata una scelta compiuta dal gruppo nel 2008 che aveva una chiara e precisa rispondenza a un disegno strategico ovvero quello di una diversificazione geografica e di poter avere un accesso importante al mercato del mondo tecnologico e aerospaziale Usa». Secondo il manager quello che é mancato dopo é stato un processo di integrazione con il resto del gruppo.

Al vertice di Finmeccanica «abbiamo lavorato con passione, trasparenza e coraggio, a volte con ansia e contentezza, nella consapevolezza di realizzare l'interesse aziendale» ha affermato Pansa, ringraziando «il gruppo di persone che ha consentito di avviare il processo di riassetto del gruppo», un riassetto di cui si è detto «orgoglioso».
Nel suo intervento all'assemblea degli azionisti, ha ringraziato in particolare il presidente Gianni De Gennaro, il cui «contributo in quest'anno è stato essenziale, insostituibile, e per me, in particolare, è stato di grandissima soddisfazione».

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