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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2014 alle ore 06:36.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:36.

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Va detto, però, che l'intera economia dell'eurozona è cresciuta solo dello 0,2 per cento nel primo trimestre 2014, smentendo le aspettative della vigilia che erano per una crescita di Eurolandia intorno allo 0,4 per cento. Inoltre, mai come in questo momento i paesi europei sembrano marciare in ordine sparso: da un lato, infatti, c'è la Germania che ha raddoppiato il suo ritmo di crescita rispetto al quarto trimestre 2013 (anche grazie all'inverno mite che ha permesso al settore delle costruzioni di ripartire) e ha messo a segno un robusto +0,8 per cento trimestrale e c'è anche la Spagna , dove pure la ripresa sta accelerando, con un +0,4 per cento.
Dall'altro lato ci sono il secondo e il terzo paese dell'Eurozona, vale a dire la Francia e l'Italia, inchiodati rispettivamente a zero e a meno 0,1 per cento; per non parlare del -1,4 per cento trimestrale fatto registrare da un paese come l'Olanda o del ritorno in recessione della Finlandia, con il secondo meno 0,4 per cento consecutivo del prodotto lordo.
Il dato italiano diffuso ieri dall'Istat è però rimbalzato come un proiettile nella già surriscaldata discussione preelettorale. Così c'è chi come il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, parla di dati impietosi, perché «l'Istat brucia le attese di Matteo Renzi certificando la caduta del Pil nel primo trimestre. Altro che crescita superiore allo 0,8 per cento!» dichiara.
Tuona anche Grillo: «Mentre Renzi racconta balle l'economia affonda » ha scritto sul suo blog. Dall'altro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio afferma che il dato sul Pil del primo trimestre tornato negativo, «non è affatto sorprendente». E aggiunge che «è il motivo per cui questo governo in carica da 75 giorni ha deciso di fare scelte radicali.
«Da noi le riforme strutturali non sono state fatte, se l'Italia fa tutto è in condizione per tornare a crescere», ha concluso il premier Renzi (si vedano gli articoli a pagina 7).
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Il Pil dell'Italia
340.591 milioni
Il Pil nel primo trimestre
È il valore del prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre 2014. Per trovare un dato inferiore (pari a 338.362 milioni) bisogna risalire a 14 anni fa, ossia al primo trimestre 2000
+0,1%
Il dato precedente
Il dato lievemente negativo (-0,1% al trimestre precedente) dei primi tre mesi dell'anno arriva dopo il +0,1% fatto registrare dal Pil nel quarto trimestre 2013 e il -0,1% del trimestre precedente. Allora però la variazione tendenziale era stata del - 0,9 per cento contro il -0,5 per cento diffuso ieri dall'Istat
-0,2%
La variazione acquisita 2014
Secondo i calcoli dell'Istat è la variazione di prodotto acquisita per quest'anno, ovvero ciò che si verificherebbe se da qui a dicembre prossimo il Pil fosse pari a zero. Questo vuol dire che per centrare l'obiettivo fissato dal Governo nel Def, ovvero un incremento del Pil dello 0,8%, nei prossimi mesi l'economia italiana deve andare a un passo davvero sostenuto

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