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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2014 alle ore 06:37.

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Dentro la società Expo circolano i file dei cronoprogrammi: i lavori per la rimozione delle interferenze devono essere terminati a dicembre, mentre la piastra sarà definitivamente pronta solo a marzo 2015. Una data che sembra davvero vicina all'apertura dell'evento, fissata per il primo maggio 2015. Tuttavia i vertici di Expo tranquillizzano sul fatto che per "piastra" si intendono anche opere adiacenti al sito, non necessariamente quelle indispensabili per la costruzione dei padiglioni, che saranno completate prima. È certo comunque che non c'è un momento da perdere.
Intanto in questi giorni prosegue il dibattito interno alla società di gestione sull'ipotesi che la Maltauro possa essere sospesa dalla costruzione delle vie d'acqua. Enrico Maltauro, responsabile dell'azienda vicentina che ha vinto la gara a capo di un raggruppamento di imprese, è finito in custodia cautelare in carcere nella vicenda delle tangenti sui grandi appalti della Lombardia e sullo stesso evento universale, e per questo gli azionisti di Expo si stanno interrogando sull'opportunità di allontanare l'impresa dai cantieri. Il commissario unico Giuseppe Sala, che guida anche la società di gestione, sottolinea però di non avere poteri di interdizione, e che anzi i lavori devono proseguire spediti (anche perché la responsabilità penale è individuale). A questo va aggiunta la considerazione che un'eventuale sospensione penalizzerebbe anche le imprese più piccole appartenenti all'Ati e non coinvolte nell'inchiesta. Da un punto di vista politico però il Comune di Milano spinge affinché venga presa una decisione forte in questo senso. L'unica soluzione praticabile sarebbe quella di cercare di "convincere" la Maltauro ad autosospendersi. Certo, non sarà facile, considerando che l'azienda vicentina ha in pancia quasi 230 milioni di lavori, tra vie d'acqua e architetture di servizio all'interno del sito espositivo (queste ultime del valore di 67 milioni).
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La cartina del sito che ospiterà l'esposizione universale
Sette arresti
L'inchiesta
A distanza di poco più di un mese dall'arresto di Antonio Rognoni,
ex direttore generale
di Infrastrutture Lombarde,
lo scorso 8 maggio sono scattati altri sette arresti per presunti illeciti legati agli appalti
per la realizzazione
dell'Expo Milano 2015
I nomi
In carcere
Sono finiti in manette Angelo Paris, direttore generale dell'ufficio contratti di Expo (in paratica l'uomo che aveva in mano gli appalti dell'Esposizione uiversale) e due vecchie conoscenze di una stagione che si pensava fosse ormai relagata nel dimenticatoio: quella di Tangentopoli. Stiamo parlando di Primo Greganti e Gianstefano Frigerio, che secondo la Procura di Milano avrebbero con l'ex senatore Pdl Luigi Grillo creato una saldatura tra imprese e politici per gestire gli appalti
Gare pilotate
La cupola
Per il procutratore aggiunto di Milano Ilda Bocassini e i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio negli ultimi due anni avrebbe operato in Lombardia una cupola che prometteva avanzamenti di carriera, grazie a protezioni politiche, a manager e pubblici ufficilai che si fossero resi disposnibili a "pilotare" gare e appalti a favore di chi versava le tangenti
I reati
Le accuse
L'associazione per delinquere
si riuniva periodicamente
a Milano nei locali del centro culturale intitolato a Tommaso Moro, il cui referente era l'ex parlamentare Gianstefano frigerio, e poi in albeghi e ristoranti. Tra le ipotesi di reato, avanzate dalla Procura di Milano, si segnalano: corruzione, turbativa d'asta,
rivelazione di segreto d'ufficio
20 milioni
Visitatori attesi
Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l'Esposizione universale; il tema è l'alimentazione
144
I Paesi partecipanti
Expo Milano 2015 vede protagonisti i Paesi di tutto il mondo che sono stati invitati a interpretare il tema
200 milioni
I costi aggiuntivi
Le risorse necessarie per imporre un'accelerazione ai lavori dell'Expo e rispettare il cronoprogramma
120 milioni
Il gap della "piastra"
La cifra in più che avrebbe richiesto l'Ati guidata dalla Mantovani per la preparazione dei terreni

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