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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 15:28.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2014 alle ore 17:09.

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«Questo è un giorno speciale per noi. Oggi infatti iniziamo ufficialmente una nuova e ambiziosa avventura con gli amici di Msc, un gruppo che ha fatto della qualità e dell'italianità le proprie cifre distintive - ha detto per Fincantieri Giuseppe Bono - Queste navi, che rappresentano una vera e propria sfida progettuale, saranno interamente sviluppate da Fincantieri, a conferma del primato tecnologico a livello globale che deteniamo fra i costruttori navali».
«Seaside è un prototipo avveniristico nella struttura, nell'agilità e nelle forme. Insieme a Fincantieri ci prepariamo ad una sfida nuova e avvincente per la costruzione di navi che rappresentano un rinnovamento reale del mercato crocieristico mondiale, un prodotto eccellente e innovativo per le straordinarie soluzioni architettoniche e la tecnologia all'avanguardia», ha sottolineato Vago.
«Questa mattina Msc Crociere ha aggiunto l'ultimo tassello al nuovo piano industriale che, entro il 2022, ci consentirà di raddoppiare la capacità della nostra flotta. Con l'arrivo delle nuove navi, infatti, raggiungeremo una capacità di circa 80.000 passeggeri al giorno», ha spiegato Onorato. Oggi, ha proseguito "siamo pronti con una nuova programmazione di investimenti superiori ai 5 miliardi di euro, tra nuove costruzioni ordinate in Italia e Francia e la trasformazione di navi già presenti in flotta".

Bono: Polo trasporti con asset Finmeccanica? altre prospettive

«Oggi noi abbiamo un'altra visione, un'altra prospettiva per Fincantieri». Con queste parole Giuseppe Bono chiude la porta alla possibilità che intorno al gruppo cantieristico si crei un polo nazionale dei trasporti nel quale far confluire le aziende dei trasporti che Finmeccanica fino ad oggi ha detto di voler deconsolidare e cioé Ansaldo Sts e AnsaldoBreda. Questa ipotesi nelle passate settimane é stata fatta da più parti del mondo politico e sindacale come possibile strada per salvaguardare l'italianità delle aziende e lo stesso Bono anni addietro aveva manifestato molto interesse all'ipotesi che Fincantieri aggregasse un polo con il settore civile di Finmeccanica. «I tempi cambiano - ha però osservato oggi il numero uno di Fincantieri a margine dell'annuncio di una maxi commessa per il gruppo da parte di Msc Crociere - le situazioni cambiano, i mercati cambiano, l'industria cambia».

Il gruppo cantieristico verso la Borsa

«Il target resta quello». Così l'amministratore delegato di Fincantieri ha risposto a chi gli chiede se é confermato l'obiettivo per uno sbarco in Borsa del gruppo prima della pausa estiva. «Noi - ha osservato Bono - stiamo lavorando affinché al più presto possibile si possa andare sul mercato». A chi gli chiedeva se le turbolenze di questi ultimissimi tempi sui mercati possano far cambiare idea sui tempi del collocamento, il numero di Fincantieri ha risposto: «Ognuno si prepara per andare sul mercato quando é ricettivo. Noi siamo fiduciosi che il mercato sia ricettivo perché c'é tanta liquidità in giro» in cerca di buone occasioni di investimento. «Credo che le turbolenze di questi giorni siano solo l'effetto di questi ultimi giorni di campagna elettorale nazionale ed europea».
Bono si é detto quindi detto d'accordo con l'idea di una possibile distribuzione di un certo numero di azioni ai dipendenti, come ad esempio avverrà nelle privatizzazioni di Poste ed Enav: «È un buon modo per fidelizzare» i dipendenti e potrebbe anche rappresentare «un inizio di relazioni» industriali «più moderne».

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